Il prezzo della guerra del petrolio e del gas finisce col riversarsi sui consumatori finali. Ecco il conto. II maggiori costi energetici in capo alle imprese del commercio e del turismo sono stati scaricati sui consumatori, determinando una serie di rincari astronomici che peseranno come un macigno sulle vacanze estive degli italiani. Lo afferma il Codacons, commentando lo studio realizzato da Confcommercio e Nomisma Energia. In base ai dati forniti ieri dall’Istat, nell’ultimo mese si sono registrati in Italia fortissimi aumenti di prezzi e tariffe proprio nel comparto del commercio e del turismo – spiega il Codacons – Tra i rincari piu’ pesanti troviamo i biglietti aerei, con i voli europei che sono aumentati del +127,6% su base annua, mentre i voli internazionali hanno subito incrementi del +103,3%. Aumenti delle tariffe anche per i voli nazionali (+21,4%) mentre i traghetti salgono del 22,7%. Per i pacchetti vacanza internazionali si spende l’8,6% in piu’, mentre alberghi e motel hanno ritoccato al rialzo i listini del +14,7%. Piu’ costoso consumare al bar o mangiare al ristorante (+4,6%) mentre una cena in pizzeria costa quasi il 5% in piu’ rispetto al 2021. “Numeri che confermano l’allarme sul caro-estate lanciato dal Codacons, e che ci dicono che le vacanze estive 2022 saranno ricordate come le piu’ costose degli ultimi decenni, a causa del caro-energia che viene scaricato sui consumatori finali attraverso un incremento di prezzi e tariffe in tutti i settori” – commenta il presidente Carlo Rienzi.
Sui nostri stipendi la cambiale della guerra
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