di Gigi Cabrino – Doccia gelata per il presidente del Piemonte Cirio e per l’assessore alla Sanità ,Icardi.
La Corte costituzionale ha infatti bocciato la modifica unilaterale apportata dalla regione al piano di rientro.
Secondo l’ accordo raggiunto nel 2016 dall’ex giunta di Sergio Chiamparino, infatti, era previsto che le risorse necessarie per garantire i pagamenti dei fornitori delle aziende sanitarie (circa 1,5 miliardi di euro) fossero trasferite in quattro anni, quindi entro il 2026, scadenza che poi è stata spostata al 2032, nell’aprile 2023 unilateralmente dalla giunta Cirio, riducendo l’importo delle rate a circa 93 milioni di euro all’anno (anziché a 200, 220, 240 e 263).
Questi i fatti riportati da organi di stampa piemontesi.
La prossima giunta regionale dovrà recuperare quindi 250 milioni dalle sue casse e destinarli ad Asl e Aso, ovvero Azienda sanitaria locale e Azienda sanitaria ospedaliera.
E con il bilancio regionale della sanità sul filo del commissariamento il pronunciamento della consulta non aiuta .