Chiunque dovesse prevalere alle elezioni, al governo non durerebbe “piu’ di sei mesi”, viste le “enormi contraddizioni interne”, mentre l’Italia ha bisogno di proseguire sulla strada di un governo Draghi o che si ispiri al metodo Draghi, con una coalizione dei partiti piu’ responsabili. Questa la previsione di Carlo Calenda, che in un’intervista al Corriere della Sera propone ai sui avversari una sfida in tv. In campo, dice, “non ci sono solo due poli, non si sta giocando una partita tra destra e sinistra. Ce ne sono quattro, guidati da Meloni, Letta, Conte ed io. E, lo chiedo fin da ora, noi quattro dobbiamo poter fare un grande confronto in tv per far capire agli italiani quello che c’e’ in ballo in queste elezioni, e cosa si propone davvero”. Secondo Calenda, che punta a un risultato tra il 10% e il 15%, ricordando il 20% ottenuto alle comunali a Roma, “il nostro risultato servira’ ad obbligare questi partiti irresponsabili ad andare avanti con Draghi invece di ricominciare a demolire il lavoro fatto”. “Con un governo a guida Meloni – aggiunge – non avremmo il fascismo, ma il caos”.
Calenda Cassandra: Chiunque al governo non durerà più di 6 mesi
Ultime notizie su Opinioni
Di Pietro: Errore limitare intercettazioni sui reati della pubblica amministrazione. Corruzione? Elettore si è ormai assuefatto
“Tangentopoli? Non è mai finita, semmai si è ingegnerizzata”. A dirlo, in un’intervista alla Stampa, l’ex pm Antonio Di Pietro. “Spinelli dice che lui pagava tutti. Quindi, sul punto, faceva come Raul
Se anche Molinari scarica Salvini: Vannacci? Non ci serviva un papa straniero
La candidatura di Roberto Vannacci “non ha creato una spaccatura” nella Lega, “siamo stati tutti interrogati più volte, e la mia risposta è sempre stata molto chiara: Vannacci non fa parte della
Caso Liguria – “Sbagliata la norma che consente di pubblicare l’ordinanza cautelare, presentandola come se fosse una verità già acquisita”
“La norma che consente la pubblicazione delle ordinanze cautelari colpisce ancora. Questa volta è il turno di Giovanni Toti, Presidente della Regione Liguria, posto agli arresti domiciliari proprio ad un passo dalle
Elly, diventa federalista se vuoi veramente sconfiggere il premierato
di Cuore Verde – Se Giorgia Meloni dovesse riuscire, con una manovra a tenaglia, nella conquista nei prossimi mesi della Liguria e del Piemonte e poi, l’anno prossimo, del Veneto, a conferma
Se, ancora una volta, non è l’elettore ma la magistratura a indicare chi non ritiene bravo a governare
di Stefania Piazzo – Politici e imprenditori risponderanno alle accuse, si difenderanno, saranno prosciolti o condannati ma noi intanto resteremo lì in attesa che la magistratura, al posto dell’elettore, decida chi è