di STEFANIA PIAZZO – Non solo nel 2009 fece la guerra a Malpensa togliendo Alitalia per portarla a Roma… Era il 31 luglio 2010 e Antonio Tajani faceva sapere le motivazioni della sua bocciatura del testo della legge per la difesa del made in Italy, Reguzzoni-Versace-Calearo. Con una lettera spedita da Bruxelles al governo, l’allora commissario Ue all’Industria e imprenditoria, si fermava di fatto non solo la sovranità del Parlamento ma si metteva di traverso, nello stile di Bruxelles, contro la difesa del manifatturiero, contro le contraffazioni. Scriveva Tajani: “Comprendo l’urgenza sentita dalle imprese di essere tutelate dalla concorrenza sleale e credo sia altrettanto importante tutelare i consumatori, che devono sapere da dove viene la merce che comprano. Ma provvedimenti sul “made in nazionale”, vengano essi dall’Italia o da altri paesi, rischieranno sempre di entrare in contrasto con le norme europee”. Insomma, un politico a difesa della burocrazia e dei trattati superati, che “comprende le urgenze”, ma che cura gli interessi di altri, cioè Bruxelles. Fu anche vicepresidente del Parlamento europeo. Al momento della sua elezione, nel 2014, chi era il segretario della Lega Nord e come votò a Strasburgo?
I Tajani della Padania. Contro Malpensa. Contro il Made in Italy
Ultime notizie su Economia
Ultimatum Giorgetti sul superbonus
di Cassandra – La politica ha le sue liturgie ma una cosa è certa. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, deve far quadrare i conti. E, come riporta il Corrierone, afferma che “Il
Il Pil nasce in Lombardia e nel Nord Est, nel “nuovo” triangolo industriale del Paese. Ma la politica investe altrove, senza risultati
Il Pnrr è nato sbilanciato a Sud. Le politiche dei governi sono sempre rivolte al rilancio del Mezzogiorno da quando è nata la Repubblica. Eppure, i risultati della classe politica sono non
OCCUPAZIONE: PMI ARTIGIANE SUPERANO LE MULTINAZIONALI DEL 42%
di Gigi Cabrino – Il sistema produttivo italiano ha un elemento fondamentale nelle piccole imprese artigiane.L’ufficio studi di Confartigianato ha pubblicato uno studio che compara l’occupazione nelle PMI artigiane con quella delle
CONFESERCENTI: BENE DATI SU PIL E INFLAZIONE MA MANCA LA SPINTA DEL PNRR
di Gigi Cabrino – È un’analisi positiva quella che Confesercenti fa dei dati su mini crescita del pil e inizio di rallentamento dell’ inflazione; tuttavia manca, per la confederazione, la spinta attesa
E’ costante il calo dei nostri stipendi. In Europa agli ultimi posti ma il potere d’acquisto non è nei programmi elettorali
Nel 2022 gli stipendi italiani hanno segnato un -3,4% rispetto al 2019, l’ultimo anno pre Covid. Nel Belpaese i salari medi lordi nel 2019 erano pari a 46.460 dollari a parità di potere d’acquisto,