Dante, nume tutelare a rotazione?

16 Gennaio 2023
Lettura 1 min

di Roberto Gremmo – Prendere Dante come nume tutelare non è una cosa nuova, perché lo ha già fatto  nel 1938 la rivista “Difesa della razza” ed è un infortunio imperdonabile che non se ne sia accorto un neo ministro presenzialista, addirittura alla vigilia della “giornata della memoria”.

E proprio perché certi ricordi restano vivi, dobbiamo pur far presente che il periodico portabandiera della discriminazione inalberava, decontestualizzata ma totemica, la sinistra invettiva di Dante: “uomini siate e non pecore matte, si’ che ‘l Giudeo di tra voi non rida”.

Tirare oggi in ballo il “ghibellin fuggiasco” si rischia di fare un pessimo servizio a Donna Giorgia, perché, per li rami, si annodano fili memoriali che i fratelli infiammati non sono molto propensi a tirar fuori.

Eppure, i collegamenti mentali per un storico sorgono spontanei e dalla rivista che si richiamava a Dante arriviamo a Giorgio Almirante che fu redattore capo proprio della “Difesa della razza” ma poi segretario per una vita del “Movimento Sociale Italiano” il cui simbolo è transitato pari pari nell’ emblema di un partito di governo. Cambiano i tempi, certo, tutto va contestualizzato. Siamo nel 2023. Certi rami si possono recidere, o no? Ma almeno Dante, lasciamolo riposare in pace.

IL GIORNALE

Direttrice: Stefania Piazzo
La Nuova Padania, quotidiano online del Nord.
Hosting: Stefania Piazzo

Newsletter

Iscriviti alla nostra Newsletter!

Servizio Precedente

Ispezioni Antitrust in sedi Eni, Esso, IP, Kuwait e Tamoil

Prossimo Servizio

Ma esiste ancora un voto nordista? Il Comitato Nord avrebbe potuto farsi pesare…

Ultime notizie su Opinioni

Bossi li avrebbe licenziati tutti

di Stefania Piazzo – Ma come, c’è il voto sulla madre di tutte le battaglie e la Lega non è a ranghi serrati sull’autonomia? Da non crederci. Roba che Bossi li avrebbe
TornaSu

Don't Miss