di Roberto Gremmo – La corazzata “Melonkin” va sotto in Parlamento nel voto del primo articolo della legge sull’autonomia, affossata per l’assenza dei rappresentanti della potentissima Lega per Salvini premier. Complice la settimana corta e il ponte (non dello stretto) alcuni leghisti hanno fatto la classica taglia, facendo mancare i voti al provvedimento decisivo per la ripresa di credibilità del mojito-party al Nord?
O le assenze rappresentano un sabotaggio di esponenti della frazione nazionalista e meridionale del sempre più in crisi piccolo naviglio del Capitano?
Ne capiremo di più quando sapremo i nomi dei legaioli assenti. Il risultato della loro prematura partenza lo sappiamo già: non via da Roma ma un colpo gobbo all’autonomia. Complimenti.