di Roberto Gremmo – Inizia subito in salita l’attività’ del “comitato interno” creato nel partito che si ispira a Berlusconi da Tosi e dai piemontesi Cota e Luca Bona.
Mentre loro dichiaravano di volere “più autonomia” per le regioni padano-alpine, i maggiori giornali scrivono che in Parlamento due deputati del loro partito, Annarita Patriarca eletta a Napoli e Francesco Cannizzaro eletto in Calabria, rallentano sui tempi e modi di discussione della sempre meno vicina riforma Calderoli per l’autonomia differenziata.
E’ del tutto evidente che al di là delle dichiarazioni di Tajani che Forza Italia “non e’ ne’ nordista ne’ sudista” stanno emergendo le differenti sensibilità in materia dei politici settentrionali favorevoli ad una politica federalista e quelli del Sud a vocazione lontana da Cattaneo e da Miglio.
Vedremo al previsto convegno milanese di domenica 28 se “Forza Nord” avrà peso e spazio sufficienti a contrastare gli oppositori a quella difesa delle ragioni del Nord che è alla base della stessa esistenza del loro “comitato interno”. Sperando non sia osteggiato da un ‘fuoco amicò’ in casa.