di Gigi Cabrino – L’associazione dei consorzi di bonifica, nella sua analisi periodica dello situazione idrica e di tenuta del suolo nel paese mette in rilievo l’importanza di ricordarsi delle scorte idriche per fare fronte ai momenti di siccità , del contrasto al dissesto idrogeologico e del rischio alluvioni anche quando non si verificano eventi estremi.
“Sull’Italia si sta registrando una situazione di sostanziale normalità meteo in un contesto climatico, però, che normale non è e che potrebbe degenerare all’improvviso; ciò, che dispiace è che siano necessari eventi choc per ricordare la fragilità del nostro territorio: ad un anno dalla tragica frana sull’isola d’Ischia (12 morti), le più recenti alluvioni di Emilia Romagna e Toscana sono state purtroppo già metabolizzate e dimenticate dalla coscienza collettiva del Paese”: a parlare così è Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue, commentando i dati del settimanale report dell’Osservatorio ANBI sulle Risorse Idriche.
Sulla Penisola si sta assistendo ad un abbassamento repentino delle temperature, dovuto all’incursione di un ciclone d’aria gelida, che ha investito il Sud con maggiore intensità, senza però provocare, se non in minima parte su Sicilia e Calabria (mm.142 caduti in poche ore su Ramacca, nel Catanese), i temuti nubifragi tipici in situazioni di forte escursione termica.
Al Nord, il percentuale di riempimento dei “Grandi Laghi” è ora superiore al 90% ed alla media stagionale; fa eccezione il Lario, “svasato” dopo l’esondazione di poche settimane fa.
“Due considerazioni – aggiunge Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI – La prima è ricordare che un territorio alluvionato resta idraulicamente più fragile e necessita di ingenti interventi in somma urgenza per contenere il rischio di nuove emergenze a breve; la seconda è la necessità di adeguare i territori alle forti escursioni idriche, che stanno caratterizzando questi anni: per questo, ribadiamo la richiesta di un piano nazionale di manutenzione straordinaria del suolo e l’avvio di un programma per nuove infrastrutture idrauliche, capaci di trattenere l’acqua quando arriva, riducendo le conseguenze per le comunità e creando riserva per i momenti di bisogno.”