“Ma davvero c’è qualcuno che ha il coraggio di ipotizzare che noi abbiamo raggirato un’istituzione millenaria?”. Così, a Repubblica, Luca Casarini, ex leader delle Tute bianche. Secondo quanto scritto da alcune testate la ‘sua’ ong Mediterranea sarebbe riuscito a ottenere denaro dai vescovi usato però per fini personali. Mercoledì ci sarà un’udienza preliminare, ma ieri ha presentato un esposto: “Questo è un dossieraggio. Vogliamo capire com’è possibile che siano stati diffusi atti che nulla hanno a che fare con il reato di cui siamo accusati prima ancora che un giudice hanno deciso che deve esserci un processo. E sono stati usati strumentalmente per rappresentare il falso”.
“Dalla Cei non abbiamo mai preso un centesimo. Ha una reputazione assai più solidale della mia – dice ancora – quindi spero facciano uno strappo alla regola del ‘Fratelli tutti’, chiedano un risarcimento danni e lo devolvano al salvataggio in mare. I nostri bilanci sono pubblici, depositati alla Camera di commercio e all’Agenzia delle entrate. Facciamo la questua iniziativa. Eravamo stupiti, entusiasti di essere riusciti a coinvolgere anche i vescovi nel progetto di Mediterranea: salvare vite. Ne ho parlato anche con Papa Francesco”.
“Quello che è cambiato è che oggi i sacerdoti degli ultimi sono ai vertici. Infatti l’obiettivo non sono io, ma Papa Francesco e persone di sua fiducia come il cardinale Zuppi. Perché hanno privato di legittimazione certa destra. Come fanno Orban e Meloni a dire ‘io difendo Dio’ con un Papa che ripete ‘dovete smettere di usare Dio per terrorizzare le persone’?”.