Femminicidi, il 5% in più rispetto allo scorso anno

11 Dicembre 2023
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 Sono 109 le donne uccise fino al 3 dicembre, 90 in ambito familiare/affettivo, 58 da partner/ex. Nei primi nove mesi del 2023 le vittime donne degli omicidi commessi in Italia – 89 su un totale di 254 fino a settembre – sono aumentate del 5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. È quanto emerge dal report “Il Punto – Il pregiudizio e la violenza contro le donne” elaborato dal Servizio Analisi Criminale presentato a Roma. Nel periodo analizzato dallo studio, la percentuale di donne vittime di omicidio volontario commesso dal partner o ex nell’ambito familiare/affettivo è del 65%.

Dato in crescita rispetto ai primi nove mesi del 2022 quando raggiungevano il 59%. Da gennaio a settembre 2023 sono poi aumentati del 33% gli ammonimenti dei questori per violenza domestica, del 17% quelli per stalking. Un decremento del 17% si registra, invece, per i provvedimenti di allontanamento d’urgenza dalla casa familiare. L’analisi riporta, quindi, anche i dati relativi ai reati spia. Diminuiscono lo stalking (-13%), i maltrattamenti contro familiari e conviventi (-12%) e le violenze sessuali (-12%). Nove vittime su dieci di quest’ultimo reato nel biennio 2021 – 23 sono donne. Dato che rimane costante anche nei primi nove mesi dell’anno in corso. Secondo i dati dello stesso periodo, il 29% sono minorenni.

Se i reati spia però diminuiscono, non si può dire lo stesso dell’incidenza delle vittime femminili. Il numero rimane costante. La maggior parte delle vittime di questi reati, il 34% nei primi nove mesi del 2022 e il 33% nello stesso periodo del 2023, ha tra i 31 e 44 anni. La percentuale di vittime minorenni è del 9% in entrambi gli anni. Mentre per quanto riguarda le donne uccise da partner o ex nei primi mesi del 2023, l’incidenza maggiore, del 28%, si registra nella fascia over 65.

Il report analizza anche il modus operandi negli omicidi volontari di donne. Le armi improprie e/o armi bianche sono state le più utilizzate per i casi avvenuti in ambito familiare/affettivo: in 28 casi fino a settembre 2023. In 24 episodi sono state usate armi da fuoco. Seguono poi le lesioni/percosse in 12 degli omicidi commessi nello stesso periodo e l’asfissia/soffocamento/strangolamento in 10 casi.

Per quanto riguarda i reati introdotti dal codice rosso, fino a settembre 2023, rispetto allo stesso periodo del 2022, diminuiscono le violazioni dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa (-4%) e le lesioni con deformazioni o sfregio permanente al viso (-14%). Aumentano, invece, il revenge porn (+1%) e la costrizione o induzione al matrimonio (+45%). Si passa dagli 11 casi del 2022 ai 16 di quest’anno.

credit foto mika-baumeister-MvNahx-yrqY-unsplash

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