di Gigi Cabrino – Il tema della transazione ecologica interessa tutte le dinamiche economiche, lavorative e sociali; in particolare il mondo delle imprese è quello più esposto alle innovazioni richieste ma anche quello più penalizzato dai processi in atto.
Il presidente di CNA Dario Costantini, intervenendo admin convegno dell’ associazione delle piccole imprese artigiane in Umbria , afferma chiaramente che la transazione verde deve essere fatta con e non contro le imprese.
“La rivoluzione green – ha detto Costantini – si fa solo con le Pmi perché sono le nostre imprese che ogni giorno mettono mano all’efficientamento del Paese”. Ma al tempo stesso “sono quelle che stanno subendo più di altre l’impennata dei costi energetici”.
Costantini ha ricordato che proprio dall’Umbria, a Deruta, ha iniziato “il viaggio tra le imprese che già nel gennaio del 2022 denunciavano che il rischio di andare fuori mercato a causa dell’innalzamento delle bollette”.
Ma la CNA ha l’ambizione di essere una grande forza sociale, e quindi “non ci fermiamo alla protesta ma avanziamo proposte”. “Abbiamo studiato e messo a punto un progetto presentato agli ultimi due governi per dare impulso all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili”. Un progetto sul quale “ci siamo mobilitati come sistema, coinvolgendo i territori. È stata “una nostra grande vittoria – ha detto Costantini – che la proposta CNA è stata accolta dal governo e inserita nella recente revisione del Pnrr” con uno stanziamento di 1,5 miliardi. “Ora ci attendiamo che rapidamente venga definito il quadro normativo per far partire gli investimenti”.
Ma la rivoluzione green deve poggiare su alcuni elementi fondamentali, ad esempio serve mettere ordine “come proponiamo da tempo ai bonus per l’edilizia. La nostra associazione è quella che propose i primi incentivi casa, quelli del 36%. Ma serve stabilità e certezza della norma”.
“Viviamo un anno molto difficile sull’efficientamento energetico”, ha detto Costantini indicando alcune criticità. “L’exit strategy dal Superbonus è stata fallimentare con cambiamenti repentini delle norme e delle scadenze”. Lo scenario geopolitico promette un inverno molto rigido ed è molto probabile un nuovo aumento dei costi energetici. Le imprese poi sono alle prese con difficoltà di trovare manodopera e restano le criticità per il reperimento dei materiali. “Abbiamo bisogno di una prospettiva, almeno di medio periodo – ha aggiunto – con un sistema di incentivi che stimolino le famiglie a mettere mano a un patrimonio abitativo energivoro. Dobbiamo pagare meno l’energia ma dobbiamo anche consumarne meno con abitazioni più efficienti”.
“Come Associazione – ha detto Costantini – continueremo a fare la nostra parte, con proposte che siano frutto di una lobby sana che fa l’interesse del Paese. Come Aziende, gli Artigiani hanno nel loro DNA l’economia circolare, gli Artigiani riparano arrangiandosi sempre; con la fantasia, riciclando i materiali. E se qualcosa non c’è, gli Artigiani la costruiscono. E qui, nella città di Francesco e dal momento che noi siamo quelli che costruiscono e non distruggono, non possiamo non rivolgere un augurio di pace al nostro mondo, ancora provato dai conflitti”.