di Cassandra – Stupirsi? E perché mai. Alcuni giornali oggi ricordano l’anniversario di Mani pulite. Vi ricordate il “mariuolo” Mario Chiesa?
Perché scrivo questo? Semplice. Perché quella rottamazione doveva portare, nella speranza dei cittadini, ad una nuova politica. Competente, capace, onesta, preparata. Gente insomma nuova.
E’ andata così?
Oggi siamo trafitti da affermazioni discordanti sul fronte della nostra salute: ogni giorno si scopre che il Covid 19 va più lungo dello sputo di un lama. E allora corri a mettere le mascherine. Tranne sentire Borrelli, il capo di tutti i capi della Protezione civile che invece si ferma sulla distanza sociale. Lui le mascherine non le usa per uscire di casa.
Ma che cosa ci dobbiamo aspettare da una classe politica che va caso, a vanvera, affermando un giorno che si deve correre (Salvini 26-27 febbraio) tranne poi il 7 marzo dire che occorre chiudere (autore come sopra). Lo stesso governatore oscilla da Milano come Wuhan al virus che non uccide e che è solo un’infuenza.
Ma da chi sono consigliati? Dalla scienza? Dall’opportunità politica di non creare allarmismo o, a seconda degli eventi, di non intasare gli ospedali?
Dunque, Mani pulite, si diceva. Oggi forse non solo mascherine, ma anche bocche cucite.
Photo by Paul Lequay