Dopo il fine-settimana con l’uscita di Umberto Bossi che ha fatto sapere di aver dato vita al ‘Comitato Nord’ non si ferma il dibattito nel mondo leghista. Con alcuni che hanno fatto sapere che sono pronti a dare una mano, mentre altri aspettano di capire quale sia il progetto. Tra questi ultimi, a porre oggi i suoi dubbi è Gianni Fava, ex deputato del Carroccio e ultimo sfidante di Salvini al Congresso del 2017. “Onestamente sono dispiaciuto – dice all’AdnKronos – . Le circostanze con le quali nasce la cosiddetta corrente bossiana all’interno delle ‘Lega Salvini Premier’ sono quantomeno sospette”. “Perché tutta questa fretta e perché proprio ora? Marco Reguzzoni è da sempre abile regista di queste operazioni che vorremmo non servissero però a portare acqua al mulino dell’agonizzante Lega salviniana”, dice con riferimento all’imprenditore oggi attivo nell’immobiliare, già capogruppo della Lega alla Camera, considerato il braccio operativo del Comitato. “Non mi stupirebbe se fosse vera la voce per la quale si dice che nei prossimi giorni Salvini e Reguzzoni tornino ad incontrarsi. Perché a quel punto rimarrebbe una sola spiegazione: questa iniziativa serve a confondere le idee su tanti che il 15 ottobre vogliono andare a Biassono nell’ambito dell’assemblea auto convocata per il Nord”. “Di fatto il primo risultato è già stato ottenuto – attacca Fava – . In effetti i giornalisti sono frettolosamente incappati in un’imbarazzante sequela di letture sbagliate per l’ennesima volta. Il Nord ha bisogno di emanciparsi anche da questo e di disintossicarsi da vecchie liturgie che servono solo a renderlo più debole dal punto di vista politico e sociale. Il 15 ottobre sarò a Biassono insieme a tanti amici anche per fare chiarezza una volta per tutte. Quell’iniziativa nulla ha a che vedere con la ‘Lega Salvini Premier’, né tantomeno con surreali correnti nordiste all’interno della stessa”, avverte non senza ammettere una certa delusione.
Fava, non mi convince la corrente nordista. Confonde le idee. Io sarò il 15 a Biassono
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