di Cassandra – Leggo la cronaca di un recente incontro di Bobo Maroni, candidato predestinato per la Lega a sindaco di Varese. Testuali parole riportate dal sito di Malpensa24.it.
«Varese deve diventare la capitale del Nord e anche a Busto sogno un sindaco leghista. Il cui cognome però non inizi con la lettera “R”».
Ci sono due elementi di riflessione. La prima è la corsa alla guida del Nord. Non lo deve fare Milano, tanto c’è Sala e probabilmente non c’è storia il prossimo anno. Tocca a Varese tornare l’ombelico della riscossa politica. Da Varese è partita la Lega, da Varese può ripartire. Ma quale Lega? Non c’è già la Lega Salvini Premier?
E poi, a dirla tutta, più che di città capitale del Nord, forse è il caso di parlare di regione capofila del Nord? Non è forse il Veneto a dare con Luca Zaia una traiettoria di buon governo, di gestione, certo non indenne a errori, ma coerente e pragmatica molto di più rispetto al resto dell’allegra brigata? Bobo voleva fare della Lombardia una Regione Speciale durante i suoi anni al Pirellone. Trasformerà per proprietà transitiva gli stessi poteri a Varese con gli stessi risultati?
Seconda riflessione. A Busto Arsizio c’è la famiglia R. Paola Reguzzoni. E Marco Reguzzoni. Chissà se si riferiva al secondo, il candidato sindaco di Varese, per allontanare l’idea che un R. possa correre per la poltrona a sindaco a Busto. Perché se fosse R. ma quell’R. M., allora c’è da preoccuparsi. Davvero Bobo ha ancora in mente R….M.? Ma no, dai! Sono passati ormai 8 anni dal passo indietro di R.M. a capogruppo alla Camera, alla guerra intestina che ha visto giornate convulse per quell’allora Lega. R.M. non fa più politica. Sul serio spaventa ancora e a Varese girano questi fantasmi da cui sgombrare il campo? Sono messi male, allora.
