“Quello che è successo è frutto di mesi di parole malate che portano a comportamenti malati. Non è un caso che persone sagge come Roberto Cenati o Daniele Nahum Nahum si siano dimessi uno dall’Anpi e l’altro dal Pd contro l’utilizzo della parola genocidio. A Gaza c’è una guerra orribile di per sé, non c’è bisogno di trovare parole che stimolino ancora di più l’odio. Anche perché noi in Occidente dovremmo portare parole di pace verso il Medio Oriente, non importarle qui. Questo è incaccettabile”. Così a LaPresse Davide Romano, direttore del Museo della Brigata Ebraica, dopo le contestazioni dei manifestanti pro-Palestina al corte del 25 Aprile a Milano. Durante la manifestazione, due ragazzi componenti della Brigata sono anche rimasti leggermente feriti alle braccia nell’aggressione davanti McDonald’s di Piazza Duomo.
“Come consigliere nazionale dell’Associazione Partigiani Cristiani, ho deciso di sfilare insieme alla Brigata ebraica per dimostrare la mia solidarietà rispetto agli attacchi di chi scambia il 25 Aprile per una battaglia ideologica in favore di Hamas. Oggi ricordiamo il sacrificio di chi ha dato tutto, anche la propria vita, per la libertà. Ci siamo lasciati alle spalle gli orrori del nazifascismo e siamo cittadini liberi: il modo migliore per festeggiare tutto questo è essere uniti nella memoria di ciò che è accaduto e fare in modo che questa data ci accomuni, anziché dividerci. La Resistenza è stata un sacrificio corale di un popolo offeso e martoriato nella propria dignità e nei propri affetti”. Così il deputato di Forza Italia Luca Squeri a margine della manifestazione per la Liberazione a Milano.
Sono state denunciate dalla Polizia le dieci persone accompagnate oggi in Questura dopo le celebrazioni della festa della Liberazione a Milano. Una è una donna, denunciata per oltraggio a pubblico ufficiale in Piazza Duomo. Altri nove, tutti giovani nordafricani, sono stati denunciati per istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa (articolo 604 bis del codice penale) e sono tutti riconducibili all’aggressione subita dalla Brigata ebraica da parte di manifestanti pro-Palestina davanti al McDonald’s di piazza Duomo. Di questi, tre sono minorenni, di cui uno che è anche indagato per il porto di un coltello anche se – viene sottolineato – non c’è nessuna evidenza che sia stato utilizzato e che con quel coltello sia stato ferito al braccio un ragazzo della Brigata ebraica.