Robusti: Per far riprendere vita al voto padano serve ripartire da zero. Da Salvini non aspettarsi nulla

11 Maggio 2022
Lettura 1 min

di Giovanni Robusti – Ho letto la posizione di Gianni Fava e la risposta di Gianluca Pini sul futuro della Lega Nord (vedi qui: https://www.lanuovapadania.it/opinioni/fava-la-lega-nord-esiste-ancora-e-se-ce-qualcuno-che-puo-toglierla-dalla-naftalina-e-matteo-salvini/,https://www.lanuovapadania.it/politica/pini-non-puo-essere-salvini-a-far-ripartire-la-lega-nord-caro-fava-apprezzo-il-tuo-ottimismo-ma-son-piu-di-duemila-anni-che-non-si-vedono-miracoli/ ). La tesi di Fava è intrigante. Quella di Pini realistica.

Semmai fosse, il sistema di rapporti, di dare avere, su cui Salvini ha creato il suo attuale “potere” non gli consentirà mai di riaprire uno spazio politico che possa avere un peso. Non lo permetterà a meno che non sia uno spazio controllato. Cioè un giocattolo che abbaglia gli allocchi. Come andrebbe visto dunque chi si prestasse a guidare quello spazio?

Umberto Bossi non ha creato la consapevolezza della Padania dal nulla. Ha girato in lungo e largo la Padania facendo leva su un sentimento che era già nel cuore della nostra gente. Notte dopo notte, riunione dopo riunione, manifesto dopo manifesto, scritte sui muri dopo scritte sui muri, contro ogni previsione e contro tutti Bossi ha captato un idem sentire. Senza aiuto di nessuno. Anzi, contro tanti, contro il sistema di potere dell’epoca. Sistema che ha semplicemente sottovalutato l’azione capillare di Bossi e dei suoi della prima ora.

Certo poi c’è stata mani pulite ed è venuto giù il mondo. Ma a raccoglierlo, l’effetto, è stata l’intuizione di Berlusconi di togliere dal congelatore anche il voto della destra finiana. Ma Berlusconi non è il vergine della politica che per caso ha deciso di scendere in campo. E i suoi, oltre a lui, altro non erano che le seconde file dei vecchi democristiani e socialisti post craxiani.

Anche dopo la sfiducia a Berlusconi il sistema riuscì a sopravvivere, semplicemente congelando i voti leghisti e quelli della destra ex finiana.

Il sistema di potere si basa sui voti che può prendere ma anche e soprattutto sul congelare i voti degli altri.

Prodi riuscì a governare sempre e solo quando una parte del voto di destra risultava congelato.

Su questa base, non credo che il sistema di potere possa consentire a qualcuno di scongelare un voto che potrebbe diventare incontrollabile. Oggi, quel non voto, fa comodo che resti un non voto.

Per scongelare quel voto, senza l’aiuto di alcuno, non c’è bisogno che Salvini sblocchi la vecchia Lega Nord. Basterebbe che scendesse in campo, ad esempio, Luca Zaia con la Liga Veneta (o anche senza). Ma non succederà.

Per far riprendere vita al voto Padano serve ripartire da zero. Gente giovane, mai contaminata dal potere, mai espressione di attività politica. Ci vuole una credibilità nuova, vergine.

Diversamente sarebbe sempre un déjà vu.

IL GIORNALE

Direttrice: Stefania Piazzo
La Nuova Padania, quotidiano online del Nord.
Hosting: Stefania Piazzo

Newsletter

Iscriviti alla nostra Newsletter!

Servizio Precedente

Strage Borsellino: “Gigantesco depistaggio”

Prossimo Servizio

Il nuovo affondo di Beppe Sala, l’autonomista stile ambrosiano: Con questo Pnrr i nostri Comuni restano blindati e senza una lira

Ultime notizie su Opinioni

Bossi li avrebbe licenziati tutti

di Stefania Piazzo – Ma come, c’è il voto sulla madre di tutte le battaglie e la Lega non è a ranghi serrati sull’autonomia? Da non crederci. Roba che Bossi li avrebbe
TornaSu

Don't Miss