“Ho parlato con il mio giudice, sta vivendo un momento di grande travaglio interiore dopo la morte di quella ragazza, mi ha detto: ‘non potevo fare niente di diverso'”. Lo afferma Nunzio Sarpietro, il presidente dell’Ufficio gip di Catania, commentando la decisione del gip che il 12 giugno scorso rimise in libertà l’uomo che domenica notte ha ucciso Vanessa Zappalà, imponendogli solo un divieto di avvicinamento all’ex fidanzata. “Non lo avremmo fermato comunque. Ha visto che fine ha fatto? Si è suicidato. Era risoluto. Solo il carcere l’avrebbe fermato. Ma per le norme che abbiamo, dare il carcere a uno stalker è abbastanza difficile – spiega Sarpietro – il giudice mi ha detto che c’era stata una riappacificazione fra i due. C’erano dunque elementi contrastanti”. Quanto alla frase che l’uomo avrebbe detto all’ex, ‘ti prendo a colpi di pistola, Sarpietro spiega: “Una cosa sono le parole, una cosa i fatti. Non le aveva mai puntato una pistola. Nel 70 per cento delle denunce leggiamo: ”Se mi lasci, ti ammazzo”. Purtroppo, siamo di fronte a vicende complesse. Spesso è difficile capire come vanno le cose per davvero”. Per il presidente dell’Ufficio gip di Catania, “si cerca sempre un colpevole in questi casi drammatici. Ma non può essere il giudice. E non posso contestare niente al collega. Bisognerebbe fare un discorso più ampio. E mettere in campo strumenti adeguati: ad, esempio, un particolare tipo di braccialetto elettronico, che segnala la presenza dell’indagato nel momento in cui si sposta in una determinata zona. Ma, oggi – conclude – il braccialetto si può mettere solo agli arrestati domiciliari. Su questo bisognerebbe avviare una riflessione”.
Difesa tra giudici – Sarpietro: Chi ha liberato ex che ha ucciso Vanessa non ha sbagliato. Tanti dicono “Ti ammazzo”
Ultime notizie su Opinioni
Se anche Molinari scarica Salvini: Vannacci? Non ci serviva un papa straniero
La candidatura di Roberto Vannacci “non ha creato una spaccatura” nella Lega, “siamo stati tutti interrogati più volte, e la mia risposta è sempre stata molto chiara: Vannacci non fa parte della
Caso Liguria – “Sbagliata la norma che consente di pubblicare l’ordinanza cautelare, presentandola come se fosse una verità già acquisita”
“La norma che consente la pubblicazione delle ordinanze cautelari colpisce ancora. Questa volta è il turno di Giovanni Toti, Presidente della Regione Liguria, posto agli arresti domiciliari proprio ad un passo dalle
Elly, diventa federalista se vuoi veramente sconfiggere il premierato
di Cuore Verde – Se Giorgia Meloni dovesse riuscire, con una manovra a tenaglia, nella conquista nei prossimi mesi della Liguria e del Piemonte e poi, l’anno prossimo, del Veneto, a conferma
Se, ancora una volta, non è l’elettore ma la magistratura a indicare chi non ritiene bravo a governare
di Stefania Piazzo – Politici e imprenditori risponderanno alle accuse, si difenderanno, saranno prosciolti o condannati ma noi intanto resteremo lì in attesa che la magistratura, al posto dell’elettore, decida chi è
Robusti e Bossi, una caffettiera per due a Strasburgo. La lunga amicizia, le prime proteste sui trattori, quando c’era una sola Lega (Nord)
di Giovanni Robusti – Anzitutto chiariamo di quale Lega stiamo parlando. Oggi ci sono ancora operative due Leghe. La Lega Nord seppur in “liquidazione” e la Lega di Salvini. Io faccio riferimento