di Roberto Gremmo – La coalizione del patto “Autonomie Ambiente” aderisce al “Comitato referendario per la rappresentanza” che intende lottare contro le attuali leggi elettorali partitocratiche come il “Porcellum” o il “Rosatellum” che danno vita ad un Parlamento di nominati con regole che sanno d’incostituzionalità e non permettono ai cittadini di scegliere liberamente i parlamentari.
Com’è noto, “Autonomia Ambiente” aderisce alla’ “Alliance Libtr Europeenne” e la legge per l’elezione del Parlamento Europeo le avrebbe permesso di presentare una propria lista senza l’obbligo della raccolta di migliaia di firme. Questa formazione indipendente avrebbe rappresentato un’alternativa federalista alle formazioni centraliste e nazionaliste. Presenza. scomoda, che il sistema partitocratico non poteva tollerare.
Perciò, con la complicità della maggior parte delle forze politiche,”Fratelli d’Italia” ha voluto far modificare la legge, escludendo “Autonkmie Ambiente” da questo beneficio, obbligando i suoi aderenti a faticose e rischiose raccolte di. sottoscrizioni che la giovane coalizione non e’ in grado di raccogliere, escludendola così dalla prossima competizione, salvo non si presentino con loro gli autonomisti valdostani aderenti anch’essi all’ALE, con un eletto in parlamento e quindi non costretti alla quasi impossibile ricerca delle firme, certificati, autenticazioni e tutto questo in pochissimi giorni.
In teoria, sarebbe ancora possibile un accordo con la coalizione piglia tutto del sindaco di Taormina ma in una lista così variegata e improvvisata lo spazio politico per dei federalisti pare ridursi a poca cosa tanto che lo stesso “Partito popolare del Nord” presieduto da Roberto Castelli ha preferito ritirare l’adesione.
Oggi comunque “Autonomie Ambiente” , malgrado le sue più che legittime proteste siano rimaste inascoltate, reagisce con un’iniziativa politica importante, appoggiando la battaglia per modificare le norme che non permettono agli elettori di decidere veramente i propri portavoce ma garantiscono solo l’egemonia della “casta” con tutti i suoi privilegi, compreso quello di farsi leggi elettorali su misura.
Il “Comitato per la rappresentanza parlamentare” si ispira al pensiero ed alla coraggiosa azione dell’avvocato Felice Besostri, si è costituito il 5 gennaio 2021 ed ha sede a Milano in viale Premuda 46 (presso dottor Princigalli).