Nicola Di Marco (Consigliere regionale M5s Lombardia), parte all’attacco: “Ciclicamente, preferibilmente in concomitanza con qualche campagna elettorale, la Lega torna a raccontare una delle sue barzellette preferite: quella del nucleare in Italia e in Lombardia. Dopo la centrale da costruire nel quartiere di Baggio, oggi il leader Salvini, prontamente rilanciato dal Governatore Fontana, ha annunciato che nel 2032 saremo pronti a schiacciare l’interruttore del nucleare in Italia”.
Ma ecco l’affondo: “La Lega è da circa trent’anni che non riesce a costruire la Pedemontana e in otto vorrebbe aprire una centrale nucleare. Qualcuno gli dica che questa barzelletta non fa più ridere. Se Salvini vuole veramente occuparsi di energia, perché non rimuove le accise sui carburanti, come aveva promesso di fare appena ne avrebbe avuto l’occasione. Mentre il Ministro gioca con i modellini, il Movimento Cinque Stelle ha permesso, grazie a proprie iniziative, la nascita delle Comunità Energetiche in Italia, per consentire a privato e pubblico di produrre insieme energia rinnovabile abbattendo i costi in bolletta e introdotto il reddito energetico, grazie al quale anche le fasce più deboli della popolazione possono installare sistemi dedicati alla produzione di energia da fonti rinnovabili. E’ così che si danno risposte alla crisi energetica e climatica, non attraverso slogan e improbabili annunci”, conclude il capogruppo in Consiglio regionale del Movimento Cinque Stelle.