Acque agitate nel mondo scolastico. D’altra parte non si capisce ancora cosa sia reale e cosa no. Dopo il plexiglas in classe, i banchi rotanti, le aule prese in prestito, ci sta che si possa cadere nella tentazione di credere che se positivo, il figlio verrebbe “prelevato” non dai genitori ma dalla sanità pubblica…
In un paese in cui si va a colpi di dpcm e stati d’emergenza prorogati sulle proroghe, senza passare dal Parlamento, un sospetto ti viene. Ma per fortuna è una bufala. e lo conferma la pagina social del ministero dell’Istruzione, Mi Social. “Sta purtroppo girando una grave fake news – si legge – su cosa accade quando si deve gestire un alunno che, all’interno dell’istituto scolastico, mostra sintomi compatibili con l’infezione da Covid-19. Si arriva a sostenere che ai genitori non sara’ permesso prelevare i propri figli e che questi saranno affidati all’autorita’ sanitaria. Niente di piu’ falso, ovviamente. Il Protocollo di sicurezza prevede invece che si debba provvedere quanto prima possibile ‘al ritorno al proprio domicilio’ e ad attivare i necessari protocolli sanitari per la sicurezza di tutti”.
“Vi ricordiamo- si legge ancora sulla pagina del ministero dell’istruzione- che sul sito del Ministero dell’Istruzione c’e’ un’apposita sezione con tutte le informazioni, i documenti ufficiali, le risposte alle domande principali per il rientro a scuola”.
Per questa volta, è andata bene…
Qui il documento ufficiale ▶️ www.miur.gov.it/documents/20182/2467413/Protocollo_sicurezza.pdf/292ee17f-75cd-3f43-82e0-373d69ece80f?t=1596709448986
(red)
Photo by Morning Brew