“Oggi abbiamo perso una persona assolutamente motivata nel fare della sua vita una vera missione nella cura dei piu’ deboli e nel contrasto alle fragilita’ sociali. Lo spessore del suo impegno umanitario ne ha fatto un personaggio del mondo intero, ma ci piace ricordarlo anche come parte della nostra comunita’ veneta, colui che ha scelto Venezia come residenza e come sede di alcune importanti attivita’ della sua organizzazione”. Cosi’ il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, saluta Gino Strada, il medico fondatore e anima di Emergency, alla notizia della morte. “Ho avuto la fortuna e il piacere di conoscerlo e incontrarlo piu’ volte – aggiunge -. L’ultima volta eravamo gia’ in piena pandemia, non posso dimenticare come lo ho trovato provato e coinvolto emotivamente per quanto il contagio stava producendo sui piu’ deboli e sulle categorie piu’ fragili. Con lui, la cui organizzazione ha ambulatori medici a Marghera, abbiamo anche avuto modo di mettere in campo alcune iniziative per assicurare corrette possibilita’ di cura anche agli emarginati”. Gino Strada “lascia un segno nella storia – conclude Zaia – come medico e come modello dell’uomo pronto ad impegnarsi e non risparmiarsi in prima persona per quello in cui crede. Ricorderemo sempre il lavoro che ha svolto e che proseguira’ nell’opera dei tanti professionisti che lo hanno affiancato in questi anni condividendone la missione. Invio a sua figlia e a tutti i familiari i sentimenti di vicinanza e a lui un pensiero”.
E’ morto Gino Strada. Zaia: Lascia un posto nella storia
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