ASSISTENZIALISMO DI STATO – Il reddito di cittadinanza, due su tre non sono rioccupabili

12 Luglio 2021
Lettura 1 min

 Due beneficiari su tre del reddito di cittadinanza non sono immediatamente rioccupabili. La platea che ha usufruito delle Reddito di cittadinanza o della Pensione di cittadinanza, copre, nel 2020, 1,6 milioni di nuclei familiari, pari a poco meno di 3,7 milioni di individui. Il 29% è costituito da persone con un’età inferiore a 20 anni; il 33% è costituito da persone con un’età compresa tra i 20 e i 44 anni. Il 64% sono residenti nelle regioni meridionali. E’ quanto emerge dal Rapporto annuale dell’Inps. I due terzi dei 3,7 milioni di beneficiari, pari quindi a 2,4 milioni d’individui, non risultano presenti negli archivi Inps degli estratti conto contributivi negli anni 2018 e 2019, e sono quindi distanti dal mercato del lavoro “e forse non immediatamente rioccupabili”; il restante terzo, che invece risulta presente, rivela in media un reddito pari al 12% delle retribuzioni annue medie dei lavoratori del settore privato in Italia, e solo il 20% ha lavorato per più di 3 mesi nel corso del periodo precedente all’introduzione del sussidio, dipingendo quindi un quadro di considerevole esclusione sociale per gli individui coinvolti dalle misure.

IL GIORNALE

Direttrice: Stefania Piazzo
La Nuova Padania, quotidiano online del Nord.
Hosting: Stefania Piazzo

Newsletter

Iscriviti alla nostra Newsletter!

Servizio Precedente

Delta o non Delta, a Londra nessun altro lockdown. Restrizioni abolite dal 19 luglio

Prossimo Servizio

Sospese le ricerche di Saman

Ultime notizie su Cronaca

Il balletto del Superbonus

Il decreto Superbonus, su cui il governo ha posto la fiducia al Senato, è passato con il voto a favore di tutti i gruppi di maggioranza. La fiducia è stata approvata con 101
TornaSu