di Luigi Basso – Da alcune settimane è iniziata la danza macabra attorno al Capitano.
Dopo gli scontati distinguo dell’alleato Berlusconi, che non ha mai fatto mistero di non sopportare il successore di Bossi, è stato il turno della Meloni, ingolosita da sondaggi abilmente impiattati dalle solite manine esperte.
Poi è stata la volta dei più vicini collaboratori del Capitano dare fiato alle trombe del malcontento e del dissenso (guarda caso, nel momento del calo nei sondaggi): le interviste di Giorgetti, le intemerate di Borghi, le braccia allargate in transatlantico di Molinari come a dire “Il Capitano sbaglia, ma che ci posso fare?”, i silenzi di Calderoli, etc.
Ora si aggiunge l’alleato (ex?) di ferro Toti che vorrebbe votare la tanto inutile quanto maligna mozione di Italia Viva in Regione Liguria a favore del MES, spaccando il centrodestra, visto che la Lega voterà contro.
Ora, al di là del fatto che il MES senza condizioni non esiste, basta leggersi il Trattato che lo istituisce, bastano i primi 2 articoli per rendersene conto, ma al di là di questo, il fatto politico è questo: dato che le Regioni non hanno alcuna competenza ad attivare il MES, è ovvio che l’obiettivo della mozione è un altro. Quale? Elementare: isolare il Capitano con l’aiuto degli infidi alleati, per poi ucciderlo politicamente.
Regolamenti di conti romani, che al Nord non interessano.
Facciano solo presto.
Danza macabra attorno al Capitano
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