di Roberto Gremmo – Lo scrittore torinese Milo Julini e’ senza alcun dubbio il maggior esperto di storia del marginalismo sociale e della devianza delinquenziale dell’Ottocento piemontese che ha indagato a fondo con approfondite, non facili, ricerche d’archivio.
Il suo prezioso lavoro ha prodotto ora un originale “Almanacco 2024” di “Storie criminali dei quartieri di Torino” che invita il lettore ad un vero e proprio tour dell’orrore in una città imprevista attraverso dodici delitti, molti ancor oggi irrisolti, avvenuti nelle varie zone della città nell’epoca convulsa dell’unificazione italiana. Un passato che in riva al Po fu anche quello dell’immigrazione dei “profughi politici” meridionali che spingevano alla guerra, dei preparativi delle avventure militari per allargare il dominio dei Carignano, il pauperismo operoso dei Santi pIemontesi,lo sconquasso degli equilibri di classe, la nascita di un proletariato marginale, vieppiu cresciuto dopo lo spostamento della Capitale al prezzo del sangue di piazza San Carlo.
Di questa “cracia”, “ginoria” e malavita “del bonpat” Julini traccia ritratti veritieri quanto curiosi e sociologicamente interessanti.
Il volumetto e’ arricchito dalla prefazione del noto ricercatore Andrea Biscaro e dalle efficaci illustrazioni di Gianfranco Anastasi.