di Giovanni Robusti – Il gioco “sofisticato” ma sterile della comunicazione. Si gioca tutto sul dire e non sul fare. Salvini va alle consultazioni con una premessa, lasciata alla stampa, entro ma con ministri della Lega. Cosa e come lo dirà a Draghi, non è detto sapere. Ma intanto tenta di sortire 2 effetti. Da una parte. Crearsi una via di fuga preventiva se intuisse che la posizione della Meloni alla sua destra gli possa soffiare troppi voti. Mi astengo anch’io perché avrei voluto ma mi hanno detto di no. Dall’altra. Metter fuori gioco o anche solo tentare di sbaragliare le posizioni degli avversari. PD, 5S & c non accetteranno mai di fare un governo con dentro propri uomini seduti di fianco a quelli della Lega. Se poi ci fossero anche uno o più di Forza Italia, il NO diventerebbe corale. Tanto che già nel PD si inizia a dire: governo di soli tecnici. E qui va in buca ancora qualche testa e Draghi ride sotto i baffi. Ma credono tutti lor signori che la gente abbia proprio la testa nel sacco? Questo modo di trattare la cosa pubblica guardandosi sempre dietro le spalle o al proprio fondo schiena non porta da nessun parte. Ricordarsi che la nonna diceva sempre che “chi troppo vuole, nulla stringe”.
Il doppioleghismo
Ultime notizie su Opinioni
Di Pietro: Errore limitare intercettazioni sui reati della pubblica amministrazione. Corruzione? Elettore si è ormai assuefatto
“Tangentopoli? Non è mai finita, semmai si è ingegnerizzata”. A dirlo, in un’intervista alla Stampa, l’ex pm Antonio Di Pietro. “Spinelli dice che lui pagava tutti. Quindi, sul punto, faceva come Raul
Se anche Molinari scarica Salvini: Vannacci? Non ci serviva un papa straniero
La candidatura di Roberto Vannacci “non ha creato una spaccatura” nella Lega, “siamo stati tutti interrogati più volte, e la mia risposta è sempre stata molto chiara: Vannacci non fa parte della
Caso Liguria – “Sbagliata la norma che consente di pubblicare l’ordinanza cautelare, presentandola come se fosse una verità già acquisita”
“La norma che consente la pubblicazione delle ordinanze cautelari colpisce ancora. Questa volta è il turno di Giovanni Toti, Presidente della Regione Liguria, posto agli arresti domiciliari proprio ad un passo dalle
Elly, diventa federalista se vuoi veramente sconfiggere il premierato
di Cuore Verde – Se Giorgia Meloni dovesse riuscire, con una manovra a tenaglia, nella conquista nei prossimi mesi della Liguria e del Piemonte e poi, l’anno prossimo, del Veneto, a conferma
Se, ancora una volta, non è l’elettore ma la magistratura a indicare chi non ritiene bravo a governare
di Stefania Piazzo – Politici e imprenditori risponderanno alle accuse, si difenderanno, saranno prosciolti o condannati ma noi intanto resteremo lì in attesa che la magistratura, al posto dell’elettore, decida chi è