Il fatto e’ che la Lega di Matteo Salvini e’ pressoché scomparsa dalla mappa geografica italiana sotto la “linea gotica” ( da “La Lega e’ scomparsa in tutto il Centrosud. Meloni lancia la sfida al fronte sovranista” – la Repubblica del 31.12.2023).
Un partito che si propone come obiettivo strategico il premierato per il suo leader e poi, alle elezioni politiche del 2022, perde metà del consenso (dal 17% all’8%) e alle regionali del 2023, in Lombardia, al Nord, perde un milione di voti e la metà dei consiglieri regionali, piuttosto che fantasticare di improbabili ponti faraonici e di centrali nucleari a Milano, forse dovrebbe dedicarsi con maggiore dedizione alla democrazia interna ed organizzare congressi nei quali decidere eventuali nuove linee programmatiche o eleggere leader alternativi per un rinnovato corso politico.
Certo, dopo la svolta nazionalista e tricolore (“Prima gli italiani”), un ritorno alla questione settentrionale e alla causa padanista appare molto improbabile, se non addirittura impossibile. Se poi, invece, si vuol spacciare come una grande vittoria politica il fatto di essere diventati le “truppe ausiliarie” dei patriottici Fratelli e Sorelle (Meloni) d’Italia…
Cuore Verde