Fedriga: Io convinto sostenitore campagna vaccini. No vax negano la realtà

17 Febbraio 2022
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 “Sono un convinto sostenitore della campagna vaccinale. È la logica che lo dimostra: un anno fa avevamo occupate il 76% delle terapie, quest’anno il 56%: 20 punti in meno, un effetto della campagna. Per molti malati la differenza tra la vita e la morte. Nella mia regione, durante il picco pandemico, il 15% dei non vaccinati occupava, da solo, l’80% di tutte le terapie intensive. Il vaccino ci ha protetto dal Covid, lo dicono tutti gli indicatori che consulto ogni giorno, i dati della sanità pubblica. I no vax negano la realtà. In Friuli-Venezia Giulia, come nel resto d’Italia, la quarta ondata è stata contenuta solo grazie alla vaccinazione di massa”. Così Massimiliano Fedriga, governatore del Friuli-Venezia Giulia e Presidente della Conferenza delle Regioni, in un’anteprima dell’intervista pubblicata sul settimanale ‘The Post Internazionale – Tpi’, in edicola da domani.

 “Nel 2020 eravamo al buio. Non sapevamo nulla delle cure, non avevamo il vaccino, e conoscevamo poco o pochissimo sulla dinamica di trasmissione – ricorda Fedriga -. Fui uno dei primi a chiudere le scuole, fu un’intuizione dettata dal principio di precauzione: molti comuni della mia regione sono più vicini a Vo’ Euganeo di tanti comuni veneti. Avevo il nemico alle porte. Ascoltai i pareri dei medici. Poi dei politici, quasi tutti contrari. Ma pensai: ‘Come padre oggi manderei i miei figli a scuola?’ e mi risposi di no. Nessuno capiva. Fui sommerso dalle proteste. E i contagi la prima settimana non aumentarono. Nella seconda salirono di sole 4 unità! Poi iniziarono a crescere, nel mondo che sappiamo, e capii che quella impopolarità temporanea era un prezzo da pagare”. “Nel 2020 siamo stati quasi risparmiati. È la seconda ondata che ci ha fatto male – sottolinea ancora il presidente del Fvg -. Ho fatto vaccinare il più grande dei mie figli. Il piccolo ha meno di 5 anni. È giusto consultarsi con il pediatra, ma in condizioni normali il vaccino è utile sia al bambino che alla collettività. E poi è sbagliato dire che non serva ai ragazzi. Uno dei miei figli è asmatico: proteggersi da una malattia come il Covid ha fatto bene in primo luogo a lui. Una parte di popolazione è irriducibilmente no vax. Ma gli altri cittadini hanno aderito con spirito civile”.

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