di Gigi Cabrino – Il Governo punta ad arrivare a fine settembre ad una proposta sul lavoro sottopagato.
Intanto non ritira e al tempo stesso non vota l’emendamento della maggioranza sull’annullamento della proposta del PD e parte delle opposizioni di salario minimo a 9euro.
Da qui a fine settembre – come riporta La Presse – si dovrebbe aprire un dialogo tra maggioranza e opposizioni. Questo è almeno l’auspicio della presidente del Consiglio: “C’è una opposizione che si pone in modo molto responsabile, garbato, serio, e penso sia giusto dare dei segnali di confronto, indipendentemente dal fatto che poi troveremo o meno una soluzione”, conferma, precisando che “non stiamo rimandando nessuna presa di posizione: hanno chiesto di aprire un confronto, apriamo un confronto. Decidano anche loro però, se vogliono il confronto richiede un attimo di tempo. Se vogliono che decidiamo oggi, decidiamo oggi”.
Meloni si dice “incuriosita dall’opposizione che dopo essere stata al governo più o meno una decina d’anni, oggi scopre che in Italia c’è un problema di salari e di precariato”. E ribadisce che “il dubbio sul Salario minimo è che è un bel titolo, funziona molto bene come slogan, ma nella sua applicazione rischia di creare dei problemi”.
Le opposizioni – secondo quanto su apprende dall”agenzia La Presse – continuano a dirsi disponibili al dialogo, ma nel merito non gradiscono le posizioni della premier e sembrano pronte alle barricate sul rinvio: “Faccio fatica a capire come si possa definire ‘slogan’ la condizione materiale di 3,5 milioni di lavoratori e lavoratrici che sono poveri anche se lavorano”, attacca la segretaria Pd Elly Schlein, e “ribadiamo di essere disponibili al confronto, ma servono atti concreti, non dichiarazioni”. Serve – aggiunge – “il ritiro dell’emendamento soppressivo” e un “confronto su questo testo, in questa finestra”.
Non distante la linea del leader M5S, Giuseppe Conte: “Giorgia Meloni oggi ha dichiarato che il Salario minimo ‘funziona molto bene come slogan’. Noi ricordiamo i suoi di slogan. Il Salario minimo legale è una cosa seria, riguarda quasi 4 milioni di lavoratori. Basta rinvii e prese in giro. Salario minimo subito!”, scrive sui social, dove pubblica un video in cui passa in rassegna le proposte e “gli slogan” proposti in passato dalla presidente del Consiglio.Insomma il dialogo non nasce con le migliori premesse. E anche all’interno del centrodestra si nota un po’ di agitazione.
Forza Italia presenta infatti una proposta di legge alla Camera, che viene illustrata dal segretario Antonio Tajani insieme al capogruppo Paolo Barelli: prevede di “applicare alle attività lavorative non coperte da un contratto collettivo nazionale (circa il 5% dei lavoratori italiani) il salario previsto dal contratto collettivo nazionale leader per il settore di riferimento” e “la detassazione della tredicesima, del lavoro straordinario e di quello notturno” per “i lavoratori dipendenti con reddito non superiore a 25 mila euro”.