Un libro dei sogni. Il recovery bacia il Sud e grazie a questa ricca messe di aiuti finalmente, secondo Mario Draghi, il Sud risorgerà per sempre e bagnerà il naso al resto del Paese.
Leggiamo e teniamo da parte per futura memoria.
“Stimiamo che l’incremento complessivo del PIL del Mezzogiorno negli anni 2021-2026 sarà pari a quasi 1,5 volte l’aumento del PIL nazionale. L’obiettivo è rendere il Mezzogiorno un luogo di attrazione di capitali privati e di imprese innovative”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante le comunicazioni in aula alla Camera in vista della trasmissione alla Commissione europea del Piano di ripresa e resilienza – Recovery plan. “La crescita del Mezzogiorno – ha aggiunto – rappresenta l’altro aspetto prioritario trasversale al Piano. Il potenziale del sud in termini di sviluppo, competitività e occupazione è tanto ampio quanto è grande il suo divario dal resto del Paese. Non è una questione di campanili: se cresce il sud, cresce anche l’Italia”. Draghi ha ricordato che “più del 50 per cento del totale degli investimenti in infrastrutture – soprattutto l’alta velocità ferroviaria e il sistema portuale – è diretto al sud. Gli interventi su economia circolare, transizione ecologica, mobilità sostenibile e tutela del territorio e della risorsa idrica destinano al Mezzogiorno 23 miliardi. A questi investimenti si accompagnano la riforma delle Zone economiche speciali e un robusto finanziamento della loro dotazione infrastrutturale”.