La combinazione tra contratti di lavoro di breve durata e intensita’ e una bassa retribuzione oraria si traduce in livelli retributivi annuali decisamente ridotti. La crescita dei prezzi osservata dalla seconda meta’ del 2021 fino a maggio 2022, in assenza di ulteriori variazioni al rialzo o al ribasso, potrebbe determinare a fine anno una variazione dell’indice armonizzato dei prezzi al consumo pari a +6,4 per cento. Senza rinnovi o meccanismi di adeguamento cio’ comporterebbe un’importante diminuzione delle retribuzioni contrattuali in termini reali che, a fine 2022, tornerebbero sotto i valori del 2009. E’ quanto emerge dal Rapporto annuale 2022 dell’Istat. Inoltre – aggiunge Istat – la presenza all’interno della famiglia di individui che si trovano in una posizione di svantaggio rispetto al mercato del lavoro puo’ determinare condizioni di forte disagio economico
Inflazione – Stipendi 2022 ma sono fermi come fossimo al 2009
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SUPERBONUS: PER CONFAPI TESTO MIGLIORATO MA PREOCCUPANO I CONTINUI MUTAMENTI NORMATIVI
di Gigi Cabrino – I costruttori di Aniem, associata a Confapi, apprezzano i cambiamenti alle norme sul Superbonus ma non mancano di evidenziare il permanere di alcune criticità.“Gli ultimi interventi sul Superbonus
Dati Istat. Tra i nuovi poveri ci sono i lavoratori dipendenti. Potere d’acquisto inesistente. La politica si scandalizza solo ora dei salari da fame?
Un ”quadro allarmante” dai dati ISTAT. Lo rileva all’Adnkronos mons. Luigi Renna, presidente della Commissione della Cei che si occupa dei problemi legati al mondo del lavoro, a proposito dei dati ISTAT con particolare riferimento
Ultimatum Giorgetti sul superbonus
di Cassandra – La politica ha le sue liturgie ma una cosa è certa. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, deve far quadrare i conti. E, come riporta il Corrierone, afferma che “Il
Il Pil nasce in Lombardia e nel Nord Est, nel “nuovo” triangolo industriale del Paese. Ma la politica investe altrove, senza risultati
Il Pnrr è nato sbilanciato a Sud. Le politiche dei governi sono sempre rivolte al rilancio del Mezzogiorno da quando è nata la Repubblica. Eppure, i risultati della classe politica sono non