di Carlo Andreoli – Il decreto scuola è ormai stato approvato ma nessuno ha la più pallida idea di come i nostri ragazzi rientreranno in aula a settembre.
Dall’imbarazzante testo presentato alla Camera non emerge nessuna risposta concreta, un grande punto di domanda che lascia nell’incertezza milioni di italiani.
Il decreto presenta solamente delle generiche indicazioni riguardo all’esame di stato e la valutazione finale di questo ma per come si ripartirà l’anno prossimo non c’è traccia.
Dal prossimo anno scolastico è necessario avviare una didattica in presenza che sappia garantire qualità e sicurezza. Ma come? Con quali fondi?
A queste domande si accompagna un “rumoroso silenzio”.
Un atteggiamento un po’ patetico che delinea ancor di più l’incompetenza di questo governo.
Lo sappiamo bene ormai, meglio spendere tempo a prenotare le poltrone con una nuova legge elettorale che progettare il futuro del Paese.

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