di Luigi Basso – L’Eurostat è l’Istituto Statistico dell’Unione Europea (praticamente sta alla UE come l’ISTAT sta all’Italia) ed il 4 giugno ha illustrato sul proprio sito i dati del calo del commercio al dettaglio nella UE e nell’Eurozona (formata dai soli Paesi che aderiscono all’Unione Monetaria).
Il mese di aprile ha fatto registrare un calo dell’ 11,7 % sul mese di marzo nell’Area Euro (già in calo dell’ 11,1% nel mese di marzo sul mese precedente) ed un calo dell’11,1 % (10,1 % marzo su febbraio) nell’area UE.
I dati statistici sono poi scorporati per settori e si nota un tracollo del settore dei carburanti per automotive e dell’abbigliamento, di fatto azzerati.
A livello di Stati si nota che nel settore del commercio al dettaglio i Paesi che hanno sofferto di più sono Malta, l’Irlanda e la Romania.
Francia, Spagna e Portogallo seguono in seconda posizione tra i Paesi messi peggio.
I Paesi Nordici sono quelli che hanno patito i minori contraccolpi, su tutti i Paesi Scandinavi che hanno mantenuto pressoché intatto il proprio tessuto e la propria struttura nei comparti esaminati.
E l’Italia ?
I suoi dati non sono pervenuti ad Eurostat da febbraio 2020.
Non ci credete ? Andate sul sito e scaricate la tabella.
Che significa ?
Non siamo indovini con la palla di cristallo.
Potrebbe essere che la pubblica ammninistrazione italica non ha ancora elaborato i dati, ma potrebbe anche essere che i dati sono così devastanti che è meglio nasconderli?
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