“Credo che il nostro documento sia in qualche modo una pietra miliare”. A dirlo in una intervista al ‘Corriere della Sera’ è il governatore del Veneto, Luca Zaia, che si dice soddisfatto dei 5 punti che sono stati messi nero su bianco dai governatori leghisti e da Matteo Salvini riguardo alla lotta al Covid. “Dal punto di vista del partito, quella è la nostra linea. E dal punto di vista istituzionale, è la posizione di governatori che rappresentano oltre 20 milioni di persone”.
Zaia non è favorevole all’eventuale introduzione dell’obbligo vaccinale. “Noi siamo per la campagna vaccinale – dice- siamo per promuoverla e siamo per la volontarietà, salvo che per alcune categorie strategiche come per esempio i medici. E facciamo appello al governo: prenda in mano con decisione la comunicazione. Non lasci spazio a un pensiero sovrarappresentato come quello No vax. Una Pubblicità progresso che risponda puntualmente alle tante fake news”. “Quando si parla di obbligatorietà – aggiunge – io penso sarà solo per certe categorie. Ma al momento non è dato sapere, ce lo svelerà Draghi”. Quanto all’utilità del Green pass, Zaia osserva: “La vaccinazione ha funzionato, in Veneto l’80% dei ricoverati sono non vaccinati e a fronte di tanti ammalati abbiamo pochi ricoveri. E in ogni caso, il nostro documento riconosce il green pass, ma non alla francese, non senza quartiere. In Francia serve anche per aprire la finestra, non credo possa essere quello il modello”.