Caso LFM, procura verifica fiduciaria panamense in Svizzera. Greco: nessun captatore informatico a cena politici

12 Settembre 2020
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Tante le ipotesi sul tavolo dei magistrati di Milano che indagano sugli 800mila euro dell’immobile di Lombardia Film Commission. L’ultimo capitolo riguarderebbe il passaggio di parte degli 800mila euro, incassati dalla vendita gonfiata dell’immobile per la Lombardia Film Commission, dalla Italia alla Svizzera e, in particolare, su una fiduciaria panamense basata nel Paese elvetico.

E’ uno dei punti che le indagini della Procura e della Gdf di Milano, che due giorni fa hanno portato ai domiciliari tre commercialisti vicini alla Lega, vogliono chiarire in relazione alla “destinazione finale” di parte della provvista (quasi 300mila euro pare) creata con la presunta operazione immobiliare illecita. E’ stata avviata da giorni dai magistrati una rogatoria in Svizzera per seguire i flussi del denaro.

Intanto si legge sulla stampa di una cena a fine maggio scorso a Roma che, secondo fonti giornalistiche, si sarebbe tenuta tra Matteo Salvini, il vicepresidente del Senato Roberto Calderoli, il senatore Stefano Borghesi e Andrea Manzoni, revisore contabile alla Camera per la Lega e arrestato due giorni fa nell’inchiesta milanese sul caso Lombardia Film Commission.

Il particolare, come scrivono oggi ‘la Repubblica’ e ‘il Fatto Quotidiano’, emergerebbe da un’informativa della Gdf agli atti delle indagini. In quel periodo Manzoni e Alberto Di Rubba, direttore amministrativo per il Carroccio al Senato e anche lui arrestato, erano preoccupati per il licenziamento di Marco Ghilardi, all’epoca direttore della filiale di Seriate (Bergamo) della banca Ubi, per alcune operazioni sospette sui conti accesi dai due commercialisti nell’istituto di credito. Come era emerso, tra l’altro, stando ad una testimonianza dello stesso Ghilardi, i due gli avevano chiesto di aprire “conti” intestati alle “associazioni regionali” del Carroccio, ossia articolazioni territoriali del partito. Operazione che non andò in porto. In uno degli interrogatori resi, come riporta ‘il Corriere della Sera’, Luca Sostegni, presunto prestanome dei professionisti e che sta collaborando coi pm dopo essere finito in carcere a luglio, ha raccontato che Michele Scillieri, altro commercialista di fiducia della Lega arrestato, gli avrebbe detto “sorridendo” che i soldi dell’affare sull’immobile per la LFC sarebbero serviti per le elezioni del marzo 2018. Sul punto, pero’, gli investigatori al momento non hanno trovato riscontri nelle indagini che, comunque, seguono da tempo anche la pista dei ‘Fondi neri’ e si intrecciano con quelle genovesi sul riciclaggio dei 49 milioni di euro della Lega di cui si son perse le tracce. 

Intanto arriva una precisazione da palazzo di giustizia.

“In relazione ad alcuni articoli apparsi sui quotidiani odierni, riguardanti un incontro cui avrebbero preso parte anche Parlamentari, la Procura della Repubblica di Milano precisa che, nel corso di quell’incontro, non era attivo alcun captatore informatico”. Lo precisa il procuratore Francesco Greco con una nota in riferimento ad articoli sul caso Lombardia Film Commission in cui si parla di una cena a cui avrebbero partecipato, stando ai media, anche Matteo Salvini e Roberto Calderoli.

IL GIORNALE

Direttrice: Stefania Piazzo
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