Ponte sullo Stretto sì. Piste per le Olimpiadi della Milano-Cortina no. Governo ferma il progetto in Italia. Molte gare si faranno all’estero. Ma che Olimpiadi sono?

16 Ottobre 2023
Lettura 2 min

 Niente rifacimento della pista da bob, slittino, skeleton e le altre discipline su circuito a Cortina per le Olimpiadi invernali del 2026. Lo ha annunciato a Mumbai, durante la 141ma Sessione del Cio a Mumbai, il presidente del Coni, Giovani Malagò, aggiungendo che le gare si svolgeranno all’estero. Malagò ha spiegato che il governo non aveva più intenzione di proseguire con il progetto. Il Cio ha preso atto dell’annuncio.

“Stiamo già lavorando per esplorare tutte le possibili soluzioni e alternative insieme al Cio e alle federazioni internazionali”, ha detto Malagò al Cio. Thomas Schwab, segretario generale della Federazione tedesca di bob e slittino, ha dichiarato all’agenzia tedesca Dpa, che “una pista tedesca è fuori discussione. La pista di Koenigssee, parzialmente distrutta dopo la tempesta del luglio 2021, non sarà ricostruita fino alla fine del 2026. Tutto porta a Innsbruck/Igls. Non sarà nemmeno St. Moritz perché lì non c’è ghiaccio artificiale e le temperature a fine sono febbraio inclementi. Ma si parla anche della pista olimpica del 1992 a La Plagne in Francia.

Diverse le reazioni.

“Stamattina sono caduto dal letto con questa notizia. Nessuno di noi era a conoscenza di questa decisione. Nei mesi passati si è parlato tanto di questa pista a Cortina , però era un dato di fatto che nel dossier di presentazione delle Olimpiadi la pista di Cortina era all’interno della proposta. Si sapeva fosse costosa, però tutti quanti avevamo la speranza di superare gli ostacoli e che si andava avanti con la costruzione della pista, era l’unica soluzione che ci dava la possibilità di mantenere bob , skeleton e slittino a un certo livello in Italia. Siamo stupiti che si sia arrivati ​​a questo punto. Queste discipline non si faranno in Italia, saranno affossate. Così non c’è nessuna prospettiva e idea di incentivare e far crescere il vivaio”. Così Flavio Roda, presidente della Federazione Italiana Sport Invernali, ospite di Palla al centro su Rai Radio 1 Sport, sull’annuncio del presidente del Coni Giovanni Malagò riguardo la pista da bob di Cortina d’Ampezzo che non sarà ricostruita per le Olimpiadi invernali del 2026, ospitato a Milano e a Cortina.

 ” La decisione di scegliere l’estero come location per il bob olimpico è, a mio avviso, insensata e deleteria per l’intero evento. L’opzione di un bob svolto in Piemonte è l’unica che garantiscebbe l’integrità di giochi olimpici interamente italiani. Noi ci siamo sempre stati e continuiamo ad esserci perché siamo coscienti di essere il territorio più preparato in Italia per gli sport invernali”. Lo ha detto l’assessore allo Sport della Regione Piemonte, Fabrizio Ricca, in merito all’annuncio sul CORTINA Sliding Center che non si farà, spingendo gli organizzatori di MILANO – CORTINA a far svolgere le gare di bob, slittino e skeleton all’estero .

 “La scelta di tagliare fuori Cesana dalle gare olimpiche di bob, optando per l’estero, conferma che con Cirio alla guida del Piemonte il governo Meloni può passare sopra la nostra Regione come un rullo compressore. Altro che governo amico! Forse a Cirio servirebbe con la premier Meloni e i suoi ministri un po’ di quella concordia istituzionale che contraddistingue il rapporto con il sindaco di Torino”. Ad affermarlo, in una nota, è Daniele Valle, vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte. “La decisione del Coni – aggiunge – penalizza in modo davvero motivato il Piemonte. Chissà se gli esponenti di FdI, Lega e Forza Italia ricordano le invettive rivolte ad Appendino e ai 5Stelle quando Torino rinunciò alle Olimpiadi invernali? L’infausta decisione di rinunciare al bob non è certo da meno. Non solo si sarebbero risparmiate risorse importanti e si sarebbe risolto una volta per tutti il ​​problema dello smantellamento, ma sarebbe offerta una grandissima vetrina olimpica alla nostra Regione”. “Ma forse il problema – concludono – è tutto lì, non deviare la luce dei riflettori da Lombardia e Veneto, veri azionisti di maggioranza del centrodestra. Ora Alberto Cirio ha barattato la sua ricandidatura con il silenzio e l’acquiescenza verso tutte le scelte nazionali : d’altra parte un Cirio bis val bene una (mancata) corsa di bob”.

IL GIORNALE

Direttrice: Stefania Piazzo
La Nuova Padania, quotidiano online del Nord.
Hosting: Stefania Piazzo

Newsletter

Iscriviti alla nostra Newsletter!

Servizio Precedente

Milano-Cortina- Lo studio di Confartigianato del 2019 sull’indotto previsto per 490mila imprese. Ma ora?

Prossimo Servizio

Milano-Cortina 2026 / Un simpatico refuso. “Vinchiamo”. E… “Saremo pronti”

Ultime notizie su Cronaca

Il balletto del Superbonus

Il decreto Superbonus, su cui il governo ha posto la fiducia al Senato, è passato con il voto a favore di tutti i gruppi di maggioranza. La fiducia è stata approvata con 101
TornaSu