di Stefania Piazzo – La canzoncina di Cenerentola, “I sogni sono desideri…” ve la ricordate? Eccome. Solo che i desideri restano sogni quando si parla della Milano-Cortina. La notizia dello spostamento all’estero di gare importanti, abbandonando la possibilità di creare strutture, indotto nelle nostre vallate alpine, lascia senza parole.
Gli sport invernali, forse, per la politica, contano meno di una partita di Champion dove alcuni ministri si premurano di farsi fotografare per mostrare il proprio tifo, imbandierati fino all’osso? E così, a due anni dalle Olimpiadi, un sogno, alcune opportunità si azzerano. Saranno contenti altri paesi e altre località turistiche. Le gare di bob e anche altre, si disputeranno all’estero. Peccato, peccato davvero. E’ tosta da mandar giù.
Sfogliando per trovare qualche aggiornamento sul sito ufficiale della fondazione Milano-Cortina (https://milanocortina2026.olympics.com/it/), ci imbattiamo, ironia della sorte, in un simpatico refuso proprio in una delle pagine d’apertura.
Eccolo.

Lo spostamento di gare significative irrompe poi come un macigno nel dibattito. E c’è la coincidenza di un refuso simpatico, poi corretto, ma intanto resta ironicamente parlando come un segnale dei tempi che cambiano. Quando si lavora gli errori di battitura sono fisiologici. Ma a volte, visti gli eventi, strappano un sorriso in più.
Stessa sorte, anche per un altro titolo in evoluzione, come succede spesso per l’online, molto flessibile per sua natura in aggiornamento, come è corretto che sia. Bene hanno fatto i colleghi a rimodulare.
Alla luce degli eventi, si poteva scrivere “saremo stati pronti” se non fossero cambiati alcuni progetti.
Intanto auguriamo al ceo della Fondazione e al presidente del Coni i migliori auguri. Tenete duro, siete la nostra speranza, in questo mare tempestoso.

Qui le versioni aggiornate.