Milano-Cortina- Lo studio di Confartigianato del 2019 sull’indotto previsto per 490mila imprese. Ma ora?

16 Ottobre 2023
Lettura 1 min

E’ il 2019 e Confartigianato pubblica questo studio sull’indotto generato dalle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina del 2026. Ma oggi, dopo lo spostamento di significative gare all’estero, che ne sarà delle ricadute positive previste? Ecco cosa si leggeva….

Nei sei territori più direttamente interessati dalle gare e dagli eventi dei Giochi Olimpici e Paralimpici invernali del 2026 – si tratta delle province di Milano e Sondrio in Lombardia, Bolzano e Trento in Trentino Alto Adige, Belluno e Verona in Veneto – operano 490 mila micro e piccole imprese che danno lavoro a 1 milione e 307 mila addetti, pari al 48,0% dell’occupazione dei territori in esame. Oltre una impresa su cinque (21,6%) è artigiana e l’artigianato dei territori interessati dalla Olimpiadi 2026 dà lavoro a 274 mila addetti. Il peso maggiore di micro e piccole imprese sull’economia del territorio si registra a Sondrio (70,5%), Bolzano (69,2%), Trento (67,9%) e Belluno (65,0%).

Nel più ampio perimetro delle quattro regioni e province autonome interessate dai Giochi le micro e piccole imprese sono 1,3 milioni con una occupazione di 3,4 milioni di addetti, pari al 58,3% degli addetti totali delle imprese.

Le Olimpiadi invernali 2026 rappresentano una opportunità per le imprese. L’elaborazione dei dati di un sondaggio web dell’Osservatorio MPI di Confartigianato Lombardia realizzato tra il 12 e il 18 giugno 2019 su oltre 800 micro e piccole imprese, ha evidenziato che circa una micro e piccola impresa su tre (29,8%) ritiene che le Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026 rappresentino un’opportunità per la propria impresa. Quota che si alza al 59,5% se restringiamo il focus d’osservazione alle sole micro-piccole imprese localizzate nei due territori della regione Lombardia direttamente coinvolti, Milano e Sondrio.

In relazione alle modalità di coinvolgimento dell’impresa si evince che le micro-piccole realtà produttive lombarde, che vedono le Olimpiadi 2026 come un’opportunità per il loro business, nel 37,7% dei casi prevedono di poter essere coinvolte direttamente o indirettamente attraverso i propri committenti nella realizzazione di lavori di installazione/costruzione pre-evento, con una maggiore accentuazione per le imprese dell’Edilizia e delle Installazioni di impianti; nel 29,9% dei casi prevedono di essere coinvolte nell’offerta di prodotti/servizi ai partecipanti e ai turisti durante lo svolgimento dei Giochi, con una maggiore accentuazione per le imprese dei Servizi; e nel 27,7% dei casi prevedono di poter partecipare alla fornitura di prodotti/servizi nella fase di realizzazione dei Giochi, con una maggiore accentuazione per le imprese del Manifatturiero.

Per la quasi totalità (94,6%) delle MPI e imprese artigiane lombarde intervistate le Olimpiadi invernali del 2026 porteranno vantaggi diffusi per l’intera economia della regione. In particolare di queste imprese il 56,5% delle MPI identifica, tra le opportunità l’incremento del numero di turisti, il 51,7% il miglioramento delle infrastrutture di collegamento, il 43,0% la riqualifica del territorio, il 38,7% l’incremento della conoscenza delle peculiarità del territorio lombardo e delle sue imprese e il 35,2% la creazione posti di lavoro.

https://www.confartigianato.it/wp-content/uploads/2019/06/GRAFICO_HR.png

IL GIORNALE

Direttrice: Stefania Piazzo
La Nuova Padania, quotidiano online del Nord.
Hosting: Stefania Piazzo

Newsletter

Iscriviti alla nostra Newsletter!

Servizio Precedente

Tunnel del Monte Bianco chiuso. Traffico dirottato su Val Susa e Frejus. I Comuni montani protestano

Prossimo Servizio

Ponte sullo Stretto sì. Piste per le Olimpiadi della Milano-Cortina no. Governo ferma il progetto in Italia. Molte gare si faranno all’estero. Ma che Olimpiadi sono?

Ultime notizie su Cronaca

TornaSu