di Cassandra – Gli arresti domiciliari dei commercialisti vicini alla Lega hanno dato un giro di vite alle indagini e avvicinano gli inquirenti al cuore del movimento. Dalla lettura dell’ordinanza si evince il percorso seguito dalla procura, convinta che la trama illecita di spesa e gestione di fondi pubblici nel’acquisto dell’immobile per Lombardia Film Commission sia solo uno degli elementi sospetti.
In altre parole, arrivando nelle inchieste a chi ha gestito per Camera e Senato l’amministrazione dei conti della Lega, si intravede un orizzonte di indagini che non si ferma al capannone di Cormano ma che vuole gettare luce su tutte le operazioni che hanno fatto capo ai commercialisti indagati.
Come andrà a finire? Salvini ostenta sicurezza, i parlamentari in note stampa fanno sapere che non c’è nulla da nascondere e che tutto finirà in una bolla di sapone. Occorre solo tempo.
Nel frattempo i titoli dei quotidiani non si risparmiano.