Aumentano i casi Covid. Ministero ripristina test in ospedali e Rsa

12 Settembre 2023
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 I casi di Covid-19 continuano ad aumentare e dal Governo arrivano nuove norme per contenere la diffusione del virus. “Esaminato l’attuale andamento clinico-epidemiologico e considerando le indicazioni contenute nei documenti nazionali e internazionali, anche al fine di rendere omogenea la pratica dell’effettuazione dei test a livello nazionale, si forniscono raccomandazioni in merito ai casi nei quali è opportuno procedere all ‘approfondimento diagnostico per SARS-CoV-2. In ogni caso, resta ferma la responsabilità e la possibilità da parte del direttore sanitario della struttura o del clinico che ne ravvisi la necessità, di definire ulteriori indicazioni per l’effettuazione dei test e misure di prevenzione e protezione aggiuntiva rispetto a quelle di seguito riportate”. Così il Ministero della Salute con una circolare diramata in data odierna ha dato indicazioni sui test diagnostici COVID per l’accesso alle strutture sanitarie. 

ACCESSO IN PRONTO SOCCORSO E ACCESSO PER RICOVERO NELLE STRUTTURE SANITARIE – Per i pazienti che non presentano sintomi compatibili con COVID-19 al triage effettuato all’accesso al Pronto Soccorso non è indicata l’esecuzione del test per SARS-CoV-2. 

• Per i pazienti che presentano sintomi con quadro clinico compatibile con COVID-19 è indicata l’effettuazione di test diagnostici per SARS-CoV-2. Laddove possibile, è opportuno attivare/mantenere un percorso più ampio di sorveglianza epidemiologica con la ricerca di altri virus, quali ad esempio: virus influenzali A e B, VRS, Adenovirus, Bocavirus, Coronavirus umani diversi da SARS-CoV-2, Metapneumovirus, virus Parainfluenzali, Rhinovirus, Enterovirus. 

Per i pazienti che all’anamnesi dichiarano di aver avuto contatti stretti con un caso confermato COVID-19, con esposizione negli ultimi 5 giorni, è indicata l’effettuazione di test diagnostici per SARS-CoV-. Per i pazienti, pur asintomatici, che devono effettuare ricovero o un trasferimento (sia programmato che in emergenza) in setting assistenziali ad alto rischio (es. Reparti nei quali sono presenti pazienti immunocompromessi e fragili, strutture protette, RSA, ecc.) è indicato l’effettuazione di test diagnostici per SARS-CoV-2. 

ACCESSO ALLE STRUTTURE RESIDENZIALI SANITARIE E SOCIO-SANITARIE – Agli ospiti che devono accedere (es. nuovi ingressi, trasferimenti) alle strutture residenziali sanitarie e socio-sanitarie, in cui siano presenti persone fragili a rischio per età o patologie concomitanti, è indicata l’effettuazione di test diagnostici per SARS-CoV-2 al momento dell’accesso presso la struttura. 

CONTENIMENTO DEI CONTAGI, MISURE DI IGIENE E DI PROTEZIONE PERSONALE – Fermo restando il rispetto delle misure di igiene e protezione personale, utili alla riduzione del rischio di trasmissione dei virus respiratori, come previsto dall’Ordinanza del Ministro della Salute del 28/04/20231 e dalla Circolare n. 25613 dell’11 agosto 20232, si precisa quanto segue: i visitatori/accompagnatori che presentano sintomi compatibili con COVID-19 devono evitare di accedere alle succitate strutture; gli operatori addetti all’assistenza e socio-sanitaria che presentano sintomi compatibili con COVID-19 devono evitare di accedere ai setting assistenziali, sia di degenza che ambulatoriali, dove sono presenti pazienti immunocompromessi e fragili, secondo le modalità e le procedure adottate dalle direzioni delle strutture.  (fonte Dire Sanità)

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