Dice a chiare lettere che non si candidera’: “Restero’ in Veneto, fino alla conclusione del mandato che i cittadini mi hanno affidato”. E che, nel caso di vittoria del centrodestra, non avra’ “parte alcuna nel nuovo governo” perche’ preferisce portare avanti nella sua regione alcuni progetti “da effetto wow e non li abbandonero’ per inseguire poltrone immaginarie”.
Cosi’ in un’intervista a ‘La Stampa’, il governatore del Veneto, Luca Zaia, parla delle elezioni. “Ho il privilegio di governare la regione piu’ bella del mondo – sottolinea – detto cio’, io sono un militante della Lega, percio’ partecipero’ alla campagna elettorale nel rispetto del ruolo che ricopro e della sensibilita’ dei veneti, inclusi quelli che non la pensano come me”.
Secondo Zaia, comunque, “non si governa sondaggi alla mano, bisogna pensare alle nuove generazioni non alle prossime elezioni. Sul piano dei contenuti, mi dispiace che in questo avvio di campagna elettorale si parli poco dei giovani. Chi prescinde da loro o si limita a lisciarli con parole di circostanza, non favorisce il progresso, ma il declino dell’Italia”.
Per il presidente della Regione Veneto, “il centrodestra deve cambiare pelle rispetto a trent’anni fa, mi aspetto che sia piu’ inclusivo e attento ai cambiamenti, libero dai complessi di inferiorita’ sul versante culturale e dai tabu’ in materia di diritti, nuove famiglia e sessualita’. Lo dico in un altro modo: l’omosessualita’ non e’ una patologia, l’omofobia invece si'”. Quindi aggiunge: “E’ una questione di liberta’ e di rispetto, chi non lo comprende e’ fuori dalla storia e offre agli avversari l’opportunita’ di imbastire battaglie ideologiche, magari con finalita’ diversive”.