Autonomia, prima il voto europeo poi si vedrà. Nuova gelata su Salvini dopo il no al terzo mandato. In Veneto Marcato: Corriamo da soli

15 Marzo 2024
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Dopo la bocciatura del terzo mandato la Lega deve incassare un altro no. Quello di una corsia veloce per l’autonomia. Legata alla marcia del premierato meloniano, che non corre spedito in Senato, il provvedimento di Calderoli slitterà a dopo il voto europeo.

Effetto deflagrante che diventa la posizione di Roberto Marcato. “Devo dire che non ho ben capito la strategia del mio partito. Si sapeva già che sarebbe stato bocciato il terzo mandato e non capisco perché è stato ripresentato in aula al Senato dopo la bocciatura in Commissione”. Lo afferma ad Affaritaliani.it l’assessore allo Sviluppo Economico della regione Veneto, esponente storico della Lega, Roberto Marcato all’indomani della bocciatura a Palazzo Madama del terzo mandato i presidenti di regione che stoppa la ricandidatura di Luca Zaia nel 2025. “O c’è dietro una strategia, che non vedo, magari si tratta di un tassello per poi tornare sul tema dopo le elezioni europee oppure non capisco il senso di farsi bocciare due volte il terzo mandato ora che siamo in campagna elettorale. Ammetto di non capire la strategia. D’altronde è chiaro che per Fratelli d’Italia è l’occasione della vita quella di avere una regione del Nord il prossimo anno (e il candidato c’è già, Raffaele Speranzon – ndr) e anche per il Pd che in questo modo fa fuori una serie di personaggi interni scomodi, primo fra tutti Vincenzo De Luca. Resta una chiara e netta frattura nella maggioranza di Centrodestra che rafforza ancora di più il fatto che nel 2025 il candidato in Veneto deve essere un leghista. Serve continuità amministrativa e non vanno sbagliate le politiche in campo economico, sanitario e su tutti gli altri settori dell’amministrazione regionale”. 

Come candidati per la Lega, se non c’è Zaia, si fa proprio il nome di Marcato o quello di Roberto Ciambetti o della vicepresidente della regione Elisa De Berti, vicinissima al Governatore Zaia. “Si vedrà, non sono abituato a parlare di me, ma quello che è certo è che in Veneto siamo l’unico, e sottolineo l’unico, partito ad avere una forte e competente classe dirigente fatta di uomini e donne preparati e in grado di amministrare la regione”. Ma se Fratelli d’Italia dovesse insistere volendo la guida della regione Veneto, che cosa dovrebbe fare la Lega? “Se il partito della premier, Fratelli d’Italia, dice noi o noi e basta dobbiamo andare al voto da soli, senza gli alleati di Centrodestra. Costruiamo un’alleanza con la lista Lega, la lista Zaia che già esiste da moltissimi anni più una lista autonomista veneta e vinciamo di sicuro sia contro il resto del Centrodestra sia contro Pd e alleati”, conclude Marcato.

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