Storie dei nostri borghi: Perledo

21 Luglio 2020
Lettura 2 min

di Marcus Dardi – In quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno, sopra il paese di Perledo vi è una piccolo borgo, chiamato Bologna, che da prima del 1400 offre ai suoi abitanti un panorama mozzafiato del centro lago.

L’atmosfera che si respira è di manzoniana memoria e nella mente scorrono mille pensieri e immagini di storie passate.

Parlando con i pochi residenti vengono alla luce racconti e mestieri di vita passata che oggi solo pochissime persone portano ancora avanti.

La riscoperta e la valorizzazione dei borghi non è un illusione sentimentale, ma dovrebbe essere, oggi più che mai, una necessità per far rivivere il nostro passato e per far rifiorire i nostri borghi che stanno rischiando un triste deterioramento.

C’è chi ha avuto il coraggio di farlo.

A Bologna di Perledo (Lecco) Alessandro Poltronieri, con l’aiuto di sua mamma Gianna, della sua moglie indonesiana Regulia e delle sue due bambine Letizie e Beatrice, l’ha fatto. Ha ristrutturato una vecchia casa-locanda del 1400 e l’ha fatta rivivere.

Battezzandola “c’era una volta” questa struttura, un moderno B&B, offre momenti di sollievo, di pace, di serenità e, di vera autenticità e di cultura a tutti coloro che vengono a soggiornarvi.

Evento degli eventi, in questa località, sono nate le sue due bambine. Erano 25 anni che non nasceva più nessuno in questo Borgo.

Anche la TV si è interessata a a loro, con il soggiorno di Nadine & Marcus in questo Borgo sono state fatte delle dirette con Telelombardia nella Trasmissione “Tradizioni Lombarde”.

C’era una volta non è però un semplice B&B è un vero tesoro di cultura, è un piccolo museo delle arti e mestieri del luogo. Appese alle pareti vi sono vari strumenti di lavoro che fanno viaggiare la fantasia e rispolverano ricordi di un tempo che fù, c’era una volta appunto. Al tutto si aggiunge una cantina con un piccolo torchio in legno di lontana memoria.

Il Borgo necessita di una ristrutturazione più ampia, ma qui ci si scontra con la mentalità delle nostre istituzioni centraliste che, con una pessima gestione dei fondi a disposizione, con una mentalità estremamente miope e con ancora disturbi interni di gelosie ed invidie non riesce a capire che la bellezza e la comodità dei servizi, almeno quelli essenziali, generano entrate e sviluppo. Con la cultura poi vi è quel valore aggiunto che non ha prezzo.

In questi Borghi del territorio lecchese che tanto hanno ispirato il Manzoni nello scrivere i suoi “Promessi Sposi”, vi è un altro grave problema: lo spopolamento delle montagne.

La situazione è purtroppo comune a tutta la penisola italiana, si verifica ovunque.

I boschi non vengono più curati e la vegetazione cresce incontrollata, alcuni animali come ad esempio i cinghiali prolificano abbondantemente creando danni ai pochi residenti, attaccano proprietà, allevamenti di bestiame e a volte anche le persone. Nelle proprietà , essendo appunto proprietà privata, i comuni non possono intervenire a sanificare i terreni da sterpaglie e da crescite di alberi incontrollate. Sul territorio del demanio invece si interviene col contagoccie per mancanza di fondi e di volontà.

Il menefreghismo e l’ingessamento atavico della “res publica”, cioè del nostro territorio è una situazione gravissima. La burocrazia blocca tutto e anche i più intraprendenti, alla fine, hanno paura di sbagliare e delle sanzioni inappropriate ed idiote che il centralismo, ignorante delle situazioni territoriali, impone.

Quando si parla di Federalismo è perché si ha a cuore la difesa del nostro territorio.

Pensate solo a cosa si potrebbe fare se i giovani svolgessero territorialmente un servizio civile, giustamente ed equamente retribuito, altro che naja obbligatoria.

Tale servizio servirebbe, per la tutela, la pulizia e la difesa del territorio., senza dimenticare l’assistenza agli anziani residenti.

Questo si potrebbe estendere anche ai disoccupati e ai vari volontari, che andrebbero anch’essi retribuiti.

Insomma la terra ed il territorio sono il nostro giardino, curiamolo.

Video – La bella la va al fosso

Un abbraccio / a big Hug

Marcus Dardi

info@nadinemarcus.it

Cell 347-1871431

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