Vaccinazioni, criterio unico per tutta Italia

11 Marzo 2021
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 “Si suggerisce il seguente ordine di priorità delle categorie di persone da vaccinare nel proseguimento della campagna vaccinale. Categorie prioritarie in base all’età e alla presenza di condizioni patologiche: Categoria 1. Elevata fragilità (persone estremamente vulnerabili; disabilità grave); Categoria 2: Persone di età compresa tra 70 e 79 anni; Categoria 3: Persone di età compresa tra i 60 e i 69 anni; Categoria 4: Persone con comorbidità di età <60 anni, senza quella connotazione di gravità riportata per le persone estremamente vulnerabili; Categoria 5: Resto della popolazione di età <60 anni. Sono inoltre considerate prioritarie le seguenti categorie, a prescindere dall’ età e dalle condizioni patologiche, quali:Personale docente e non docente, scolastico e universitario, Forze armate, di Polizia e del soccorso pubblico, servizi penitenziari e altre comunità residenziali”. È quanto si legge nella bozza del Piano Vaccini che andrà oggi in Conferenza Unificata.

 I dati scientifici, certo. Ma anche le valutazioni politiche, in una maggioranza i cui contraenti restano sulle posizioni, divergenti, che avevano segnato infatti il rapporto ‘maggioranza-opposizione’ prima del governo Draghi. Sono i due cardini su cui ruota la giornata di vigilia in attesa del Consiglio dei ministri che, domani, dara’ agli italiani le nuove regole per affrontare quella che appare una nuova fase acuta della pandemia. Si procedera’ con un decreto legge. La cabina di regia di ieri ha deciso di attendere fino alla nuova ‘fotografia’ odierna ma l’orientamento e’ di arrivare a criteri automatici perche’ scatti la ‘zona rossa’, e a norme piu’ rigide a livello nazionale nei week end. Il tutto dovrebbe entrare in vigore da lunedi’ ma, e qui dagli aspetti tecnici si passa quelli strettamente politici, c’e’ un confronto in corso nel governo tra chi – M5s e Pd, alle prese peraltro con un serrato confronto interno su guida e obiettivi – vorrebbe stringere sin da subito e in maniera netta e chi – centrodestra e Iv – punterebbe a dare fiato alle attivita’ commerciali. Silvio Berlusconi ritiene “che si debba scongiurare un nuovo lockdown, che potrebbe avere conseguenze molto gravi sulla nostra economia” e invoca “una decisione ponderata per quanto riguarda i divieti per i cittadini e le chiusure per le aziende”, non senza “garantire risarcimenti adeguati e veloci per gli imprenditori che si vedranno obbligati a fermare le loro attivita’”. Analogo il punto di vista di Matteo Salvini: “Come ormai sostengono molti medici, il Cts e il sottosegretario Sileri, servono interventi mirati ed efficaci, che mettano in sicurezza i cittadini delle zone piu’ a rischio, senza pero’ chiudere tutto”, annota. “Nei week end non servono piu’ chiusure ma piu’ controlli”, dice ancora il leader della Lega che punta su “produzione nazionale di vaccini in Italia, acquisto e produzione di vaccini all’estero, rimborsi immediati per coloro che aspettano da mesi, pace fiscale e taglio di 50 milioni di cartelle esattoriali”, in vista di una “rinascita dopo Pasqua”. Diverso l’avviso del governo. “La curva e’ in crescita e le varianti fanno correre il virus piu’ velocemente”, ricorda Roberto Speranza. Il ministro della Salute resta cauto sull’effettivo punto di caduta delle valutazioni in corso, attende i nuovi numeri perche’ “le decisioni devono essere sostenute da dati il piu’ possibile aggiornati” ma ricorda che “davanti a noi abbiamo settimane non semplici”, pur se “arriveranno dosi di vaccino in misura piu’ consistente e questo ci permettera’ di correre”. Ulteriori valutazioni, dunque, sono attese per oggi. In mattinata, nuovo confronto tra il governo e gli enti locali. Domani Mario Draghi illustera’ il piano vaccinazioni, poi il Consiglio dei ministri. 

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