“Io non sono affatto contrario in linea di principio all’applicazione dell’obbligatorieta’ vaccinale. Non e’ assolutamente una novita’ in questo paese, non ha niente di anticostituzionale, come molti illustri costituzionalisti hanno sottolineato dicendo che ci sono situazioni in cui l’interesse della collettivita’ supera la volonta’ del singolo di sottrarsi a determinati doveri, perche’ ritengo che a questo punto il vaccino sia oggettivamente un dovere senza se e senza ma. Per quanto mi riguarda si sfonda una porta aperta”. Lo dice a “Che giorno e'”, su Rai Radio1, l’infettivologo Massimo Galli. “Qui bisogna che la gente capisca che se non vacciniamo di piu’ non ne usciamo – ha aggiunto il professore a Rai Radio1 – Se non riusciamo a contenere questo virus non avremo la serenita’ delle feste natalizie che vogliamo avere. Non avremo la possibilita’ delle attivita’ commerciali che possono continuare ad essere esercitate in una condizione serena e tranquilla senza il patema di chiusure o limitazioni. Non avremo tutto questo. Blocchiamo il paese. Avremo la necessita’, come si sta gia’ verificando, di tornare ad allargare i reparti covid, cioe’ tornare a cannibalizzare gli ospedali che dovrebbero essere dedicati ad altro limitando la possibilita’ della cura delle altre malattie, della cura sollecita senza rinvii. Queste cose sono gravissime e risiedono principalmente nell’oggettivo egoismo nella valutazione di una serie di persone che molto spesso basandosi su leggende metropolitane rifiutano quello che oramai e’ il processo vaccinale piu’ sperimentato nella storia dell’umanita’ perche’ oramai sono miliardi le persone vaccinate nel mondo. Siamo di fronte ad una realta’ che merita un intervento deciso e mi auguro che lo sia. Certamente la persuasione e’ molto meglio della coercizione – ha concluso Galli – ma o si arriva a far vaccinare piu’ gente o non so come ne usciremo”.

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