Bassetti, troppi ritardi. Aprire a vaccino russo come ha fatto Ungheria

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Mentre montano ancora le polemiche per i ritardi di Pfizer, c’è chi prova a lanciare un sasso nello stagno. “Stiamo andando troppo lenti, perche’ mancano le dosi di vaccino e visti i chiari di luna che stiamo vivendo in Italia, dove potrebbero esserci ritardi di AstraZeneca, oltre a quelli della Pfizer e Moderna, rischiamo di rimanere indietro per mesi”. Così all’AGI l’infettivologo, Matteo Bassetti, direttore della clinica malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, in relazione al ritardo delle consegne da parte della multinazionale AstraZeneca che potrebbe far slittare la campagna di immunizzazione di massa nel nostro Paese di alcune settimane.

 “Noi abbiamo bisogno di arrivare almeno a 40 milioni di persone vaccinate per l’autunno e cosi’ non ce la facciamo – spiega Bassetti – quindi io sarei d’accordo ad aprire al vaccino Sputnik V russo e a quelli cinesi. Lo ha gia’ fatto l’Ungheria. Questo, ovviamente, dopo una valutazione dell’Ema”. “L’Italia – conclude l’infettivologo – deve spingere di piu perche’ il vaccino e’ l’unica arma per tornare alla nostra vita. Poi arriveranno anche altri vaccini, ma al momento vanno acquistati quelli che ci sono”.

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