Ponte Stretto, Salvini rimodula i fondi e la Regione Sicilia replica: Non metteremo 1,3 miliardi, ci servono per altri importanti investimenti

14 Dicembre 2023
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 “Tuonano i sindacati, tuona la politica, si litiga nel centrodestra. La parola più delicata che viene usata è scippo. La decisione del governo di rivedere la mappa dei finanziamenti per la costruzione del Ponte sullo Stretto, che si è concretizzato in un emendamento al disegno di legge di Bilancio, ha scatenato polemiche e irritato non poco il governo siciliano. Da Palazzo d’Orleans, sede del governatore Renato Schifani, un secco comunicato che non lascia dubbi: «La giunta si era impegnata a destinare un miliardo di euro di risorse del Fondo di sviluppo e coesione 2021-2027, dandone tempestiva comunicazione al ministro Salvini con una nota del 18 ottobre. La decisione governativa per cui la quota di compartecipazione della Regione siciliana deve essere invece di 1, 3 miliardi di euro non è mai stata condivisa dall’esecutivo regionale. L’auspicio della Presidenza della Regione è che il ministro Salvini si possa attivare per ripristinare le maggiori risorse sottratte alla Sicilia, necessarie per sostenere importanti investimenti per lo sviluppo dell’Isola». 

Una nota che fa il paio con le indiscrezioni, riportate dall’Ansa, attribuite ad ambienti del Mit: «Il dossier Ponte sullo Stretto prosegue come da programma. C’è la totale copertura economica e la giusta partecipazione finanziaria delle Regioni. L’obiettivo è rispettare i tempi, iniziando i lavori nel 2024». Ma già il ministro Salvini ai microfoni di Radio 24 aveva detto: «Che ci sia una compartecipazione minima di Sicilia e Calabria mi sembra ragionevole. La compartecipazione è stata condivisa con i presidenti delle due Regioni» 8…)”, riporta il quotidiano Il Sole 24 Ore.

“Il tutto mentre nella stessa maggioranza di centrodestra va in scena lo scontro tra la Lega e Forza Italia. «Non ci sorprendono le critiche del Pd – dice Annalisa Tardino , europarlamentare e commissario della Lega Salvini Premier in Sicilia – ci lasciano perplessi le dichiarazioni di Forza Italia». Da Forza Italia arrivano dichiarazioni poco concilianti. Una su tutte quella del deputato regionale Tommaso Calderone: «È inaccettabile – dice -. Si dovrebbe pensare a gli eliminazione svantaggi derivanti dalla condizione di insularità e invece si agisce al contrario». E si aggiungono gli attacchi delle opposizioni. Cateno De Luca, leader di Sud chiama Nord parla di rapina, mentre i Cinque Stelle si dichiarano pronti a fare le barricate”, si legge nell’articolo.

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