“Non possiamo che sostenere, come già fatto nei mesi scorsi, le legittime rivendicazioni dei circa 1.300 ricercatori in servizio presso gli Irccs (Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico) ed Izs (Istituti zooprofilattici sperimentali). Li abbiamo definiti, nostro malgrado, i dimenticati della sanità e vogliamo che tali non continuino ad essere” dichiara il segretario Nazionale della UGL Salute Gianluca Giuliano. “La mancata presenza di un capitolo loro riguardante nella Legge di Bilancio – prosegue il sindacalista – sembra poter essere colmata attraverso un Ordine del Giorno accolto dal Governo il 23 dicembre scorso che impegna l’attuale Esecutivo nel procedere verso quella stabilizzazione che riconoscerebbe loro tutele contrattuali, dignità e quel futuro che i ricercatori chiedono e che dovrebbe essere un atto dovuto. Non possono, questi professionisti che hanno risposto presente con dedizione e generosità nei giorni dell’emergenza e che continuano a portare un grande contributo al SSN, sentirsi abbandonati e precari per sempre tanto da essere spesso costretti a cercare gratificazione all’estero. Siamo certi che il Ministro Schillaci e il suo staff porranno la massima attenzione su questo delicato argomento. La UGL Salute intanto seguirà gli sviluppi loro riguardanti perché, nel rispetto della giustizia sociale che perseguiamo, si possa arrivare presto ad una felice soluzione con i riconoscimenti che i ricercatori meritano” conclude Giuliano.
I dimenticati della sanità – L’Ugl: “I ricercatori meritano un futuro certo. Non siano precari per sempre”
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