“Nella maggioranza c’è un accordo blindato: l’autonomia la porto a casa. A inizio 2024 prevedo sarà legge. E il testo Casellati sulla forma di governo ho contribuito a scriverlo”. Lo dice Roberto Calderoli a ‘Repubblica’. “Ma chi l’ha detto che i Livelli essenziali delle prestazioni devono costare di più? Nessuno li ha mai definiti, quindi nessuno è in grado di quantificarne il costo. Se si usano fabbisogni standard la razionalizzazione e la responsabilità può addirittura portare alla riduzione della spesa, con grande gioia di Giorgetti. Se poi dovessero costare di più, e non credo, le leggi di bilancio provvederanno a finanziarli”, spiega il ministro per gli Affari regionali. L’autonomia politicamente è indigesta alla stessa maggioranza? “Ma no! A agosto inizio ho fatto il punto con tutta la maggioranza e non escludo che possa allargarsi a qualche partito di opposizione. Ho chiuso la quadra: i contenuti sono definiti. Abbiamo individuato quali, tra le 23 materie che le Regioni possono chiedere , sono da ritenersi Lep, ovvero livelli essenziali (e sono 15) e quali no (altri 8). Tutto ciò è scritto in un sub emendamento la cui seconda firmataria è Maria Stella Gelmini di Azione”, spiega Calderoli.
La promessa di autonomia però risale anche all’ottobre di un anno fa, quando Calderoli affermò che entro un anno (entro un mese-due, quindi), la riforma sarebbe stata cosa già fatta per Lombardia e Veneto.