“Il problema non e’ il nome della persona. E io l’ho anche detto a questa persona. Il punto è che cosa vuole fare e con chi”. Il leader della Lega Matteo Salvini non si sbilancia su Mario Draghi. Intervistato dal Corriere della Sera, alla luce dell’appello del presidente Mattarella a tutte le forze politiche, ribadisce che “noi abbiamo cinque priorita’. E su queste decideremo. Per noi, si possono approvare rapidamente i decreti su queste priorita’, e poi andare al voto a maggio o giugno. Entro l’11 aprile si puo’ concludere il lavoro di approvazione delle misure urgenti per il Paese”. A Draghi, la Lega chiede “per prima cosa, un impegno a non aumentare in alcun modo le tasse. No alla patrimoniale, no agli aumenti dell’Imu. Chiunque voglia governare con la Lega, si chiami Draghi, Cartabia o Cottarelli, deve saperlo. E flat tax al 15 per cento e pace fiscale sulle cartelle esattoriali” e “no assoluto alla fine di quota cento”. Sottolinea che “il centrodestra si muovera’ compatto, siamo gia’ d’accordo. Non andremo in ordine sparso e sceglieremo il meglio per gli italiani. Ma sia chiaro che per ragionare con chiunque non firmeremo una cambiale in bianco. Se qualcuno non e’ d’accordo, amici come prima. E poi, ci vorrebbe un termine. Io vorrei festeggiare il primo maggio con un governo che lavora per cinque anni”.
La mossa Draghi – Detronizzati tutti (o quasi) i partiti. Salvini: “A questa persona non firmiamo cambiali in bianco”
Ultime notizie su Opinioni
Di Pietro: Errore limitare intercettazioni sui reati della pubblica amministrazione. Corruzione? Elettore si è ormai assuefatto
“Tangentopoli? Non è mai finita, semmai si è ingegnerizzata”. A dirlo, in un’intervista alla Stampa, l’ex pm Antonio Di Pietro. “Spinelli dice che lui pagava tutti. Quindi, sul punto, faceva come Raul
Se anche Molinari scarica Salvini: Vannacci? Non ci serviva un papa straniero
La candidatura di Roberto Vannacci “non ha creato una spaccatura” nella Lega, “siamo stati tutti interrogati più volte, e la mia risposta è sempre stata molto chiara: Vannacci non fa parte della
Caso Liguria – “Sbagliata la norma che consente di pubblicare l’ordinanza cautelare, presentandola come se fosse una verità già acquisita”
“La norma che consente la pubblicazione delle ordinanze cautelari colpisce ancora. Questa volta è il turno di Giovanni Toti, Presidente della Regione Liguria, posto agli arresti domiciliari proprio ad un passo dalle
Elly, diventa federalista se vuoi veramente sconfiggere il premierato
di Cuore Verde – Se Giorgia Meloni dovesse riuscire, con una manovra a tenaglia, nella conquista nei prossimi mesi della Liguria e del Piemonte e poi, l’anno prossimo, del Veneto, a conferma
Se, ancora una volta, non è l’elettore ma la magistratura a indicare chi non ritiene bravo a governare
di Stefania Piazzo – Politici e imprenditori risponderanno alle accuse, si difenderanno, saranno prosciolti o condannati ma noi intanto resteremo lì in attesa che la magistratura, al posto dell’elettore, decida chi è