Il faro della democrazia sprofonda nella droga?

16 Novembre 2023
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di Sergio Bianchini – La stampa di oggi a margine dell’incontro tra Biden e Xi a San Francisco riporta come  se niente fosse che i morti per overdose negli Usa lo scorso anno sono stati oltre CENTOMILA ed esattamente 107.081.

Il dato non viene riportato con profili di autocritica degli USA ma come polemica nei confronti della Cina che sarebbe la maggiore produttrice di Fentanyl, la sostanza oggi più usata nella produzione di droghe. Ma al di la della polemica la stampa precisa che la crisi degli oppiacei negli USA è nata molto prima dell’ingresso dei prodotti cinesi nel mercato illegale ed è stata alimentata da alcune case farmaceutiche tra cui Purdue Pharma che per anni ha prodotto e spinto i medici a prescrivere ossicodone.

Nessuno ovviamente riflette sul perché dell’enorme aumento della domanda di droga nei paesi liberi e democratici.

Per comprendere l’enormità della grandezza degli overdose negli Usa confrontiamola con i valori analoghi in Italia ed in Europa, tenendo conto delle rispettive popolazioni: Usa 330 milioni, Europa 447 milioni, Italia 59 milioni.

Secondo i calcoli dell’Osservatorio Europeo, nel 2021 nell’Unione europea si sono verificati 6.166 decessi per overdose da sostanze illecite. Un dato in aumento rispetto ai 5.796 decessi registrati nel 2020. In Italia sono state 293 le persone che hanno perso la vita per overdose nel 2021.

Sono numeri in crescita ma incomparabili con il dato USA che è circa 70 volte il valore italiano e di circa 30 volte quello europeo in percentuale.

L’andamento rapidamente crescente anche in Europa sembra però mostrare che la progressiva americanizzazione dell’Europa ci porta solo male. L’Europa che sembra aver rinunciato ad un proprio sano sviluppo precipita assieme agli USA nell’ansia e nella depressione.

Una conferma di ciò viene dal dato Inglese. La sorella anziana degli USA che è uscita dalla UE,  nel 2021 con 67 milioni di abitanti ha avuto 4561 decessi per overdose, pari a due terzi dell’interra UE.

E così il faro della democrazia e della libertà sprofonda nella droga, terapia fatalisticamente più o meno riconosciuta e accettata dai governir contro ansia e depressione nel frenetico ritmo della “Civiltà”.

Anche i concetti stessi di democrazia e civiltà hanno perso qualunque significato separandosi dal comune sentire. E infatti la maggioranza delle persone non va più a votare. Il governo nei paesi “liberi” è consentito da leggi elettorali che danno maggioranze parlamentari a forze che a malapena raggiungono il 30% dei consensi.

Parlamenti così indeboliti e partiti annientati dalle redazioni dei media che sono i veri nuovi partiti, sono messi sotto tutela da magistrature non elettive, i veri controllori dei governi e selettori delle rappresentanze politiche.

Ma perché, ci si chiede, invece di andare in tutto il mondo coi cannoni ad insegnare la libertà e la democrazia non ci concentriamo sui nostri mali?

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